“Meloni dice che punta sul lavoro femminile e sugli incentivi per fare figli? È inutile evocare la necessità di fare figli quando poi non mettiamo le donne nelle condizioni di farli con relativa serenità nell’immediato e nella prospettiva futura. Non vanno dati soldi per fare un figlio ma bisogna dare altre garanzie, come assicurare servizi duraturi che consentano alle persone di fare progetti nel medio e nel lungo periodo“. Lo ha detto la sociologa Chiara Saraceno nel corso della diretta del programma di Radio 24, “Uno, Nessuno, 100Milan” La Saraceno è considerata tra i massimi esperti della lotta alla povertà in Italia. Questa mattina le è stato chiesto di commentare alla radio le parole della Meloni al Salone del Mobile di Milano
Nel corso del suo intervento ha detto: “Occorre che le donne non siano discriminate nel mercato del lavoro. Abbiamo il 25% delle donne che abbandonano il lavoro a causa dei carichi di lavoro familiari. In Italia c’è un basso tasso di occupazione femminile sia perché le donne con figli non ce la fanno – ha spiegato – sia perché sono mobbizzate dai datori e dai colleghi di lavoro, che le considerano inaffidabili e quindi le mettono in un angolo incoraggiandole fortemente ad andarsene. E poi c’è il tema degli stipendi decenti, perché le donne più giovani sono quelle che dovrebbero fare figli, ma è sulle persone più giovani che c’è il massimo di concentrazione di precarietà e di bassi salari“.
La sociologa si è poi soffermata sui motivi per i quali in Italia non si fanno più figli, ovvero la scarsa fiducia nel futuro e in particolare quello economico: “Io sarei più cauta nel dire questo, perché fare figli deve essere innanzitutto un atto di libertà. Le persone che non vogliono figli sono da rispettare esattamente come quelle che li vogliono avere. E non necessariamente – dice – sono persone sfiduciate ni confronti del futuro, ma hanno altri interessi e altre visioni del futuro. Certo, devono sapere che le loro pensioni saranno poi pagate dai figli di chi li ha fatti. Però non la metterei solo sul piano del moralismo, anche perché tutti quelli che vogliono avere un figlio lo possono avere prima o poi”.
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E ha aggiunto: “In realtà, sono i secondi e i terzi figli che arrivano sempre più col contagocce in una popolazione che è in una condizione biologica e anagrafica che non le consentirebbe di farli. Qui la questione è che bisogna favorire la possibilità di avere un figlio e in particolare un figlio in più. Ci sono regioni italiane in cui il tasso di copertura degli asili nido è al 5% o comunque sotto il 10%. In quelle stesse regioni il tempo pieno scolastico è praticamente inesistente”.
Saraceno ha voluto commentare anche le parole del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida sulla “sostituzione etnica”: “Mi fanno sorridere perché gli italiani da secoli sono un popolo molto meticcio. Il mio stesso cognome probabilmente segnala questo, tanto che quando le mie figlie erano piccole dicevo che ero una pirata. Mi fa sorridere questa idea della purezza della razza. Non si può neanche dire che sia stato un lapsus, perché questa idea fa parte proprio della cultura di quella parte politica ed è un tema ricorrente che mi preoccupa”.