Le recenti dichiarazioni del professor Alessandro Orsini, esperto di geopolitica e noto per le sue posizioni spesso controverse, stanno facendo discutere l’opinione pubblica. In un lungo intervento, Orsini ha attaccato duramente la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, definendola senza mezzi termini “la più grande criminale politica della Repubblica Italiana”. L’accusa si basa sul presunto sostegno dell’Italia, guidata da Meloni, alle azioni del governo israeliano nei confronti della popolazione palestinese.
L’accusa di complicità con Israele
Il fulcro delle critiche di Orsini riguarda il sostegno che il governo italiano avrebbe fornito a Israele durante il conflitto in corso con i palestinesi. Orsini ha citato fatti precisi e documentati per supportare le sue affermazioni. Secondo quanto riportato:
1. Forniture militari all’esercito israeliano: Orsini ha denunciato la vendita di armi italiane a Israele, elencando dettagliatamente le forniture militari che includono bombe, granate, siluri, mine, missili e cartucce. I dati parlano di un aumento significativo del valore di queste forniture, passando da 730.869 euro nel dicembre 2023 a 1.352.675 euro nel gennaio 2024.
2. Mancato sostegno a risoluzioni ONU: Meloni sarebbe intervenuta in sede internazionale per evitare che l’Italia appoggiasse risoluzioni volte a porre fine all’occupazione israeliana della Cisgiordania. Orsini ha ricordato il voto del 19 settembre 2024, in cui il governo italiano si è astenuto, e la dichiarazione del 28 ottobre 2023, durante il massacro di Gaza, in cui l’ambasciatore italiano all’ONU ha ribadito la “solidarietà con Israele”.
3. Incontri ufficiali con i vertici israeliani: Guido Crosetto, Ministro della Difesa italiano e stretto alleato di Meloni, si sarebbe recato a Tel Aviv per confermare il sostegno del governo italiano. Secondo Orsini, Crosetto avrebbe ribadito il pieno appoggio dell’Italia alle politiche del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nonostante le accuse di crimini contro l’umanità.
L’episodio di Tulkarem e la Vigilia di Natale
Orsini ha poi denunciato con forza l’uccisione di otto civili palestinesi, tra cui una donna e un bambino, avvenuta a Tulkarem, in Cisgiordania, il 24 dicembre 2024. Questo tragico evento, secondo Orsini, si inserisce in un quadro più ampio di complicità dell’Italia con le operazioni militari israeliane, che spesso si traducono in stragi di civili.
Leggi anche
Scontro shock tra Sommi e Donzelli (FDI) – Del Debbio si infuria – Ecco che è successo – VIDEO
Ieri sera a Dritto e Rovescio, il talk show di Paolo Del Debbio su Rete 4, si è consumato un
Le parole di Orsini: un appello alla mobilitazione
In conclusione, Orsini non si è limitato a una denuncia, ma ha lanciato un appello esplicito ai cittadini italiani: “Disprezzate Giorgia Meloni e attaccatela con tutti gli strumenti che la democrazia liberale mette a vostra disposizione”. Per il professore, il sostegno del governo Meloni alle politiche di Israele costituisce un crimine contro l’umanità che non può essere tollerato.
Reazioni e polemiche
Le parole di Orsini hanno generato un’ondata di polemiche, dividendo l’opinione pubblica e il panorama politico. Mentre i suoi sostenitori applaudono il coraggio di denunciare ciò che ritengono un’inaccettabile complicità con i crimini di guerra, i critici lo accusano di esagerazione e di utilizzare un linguaggio inappropriato per un dibattito politico.
Da Palazzo Chigi, al momento, non sono arrivate risposte ufficiali, ma ci si aspetta che Meloni e i suoi collaboratori affrontino presto queste accuse, che rischiano di alimentare ulteriori tensioni in un momento già delicato per la politica estera italiana.