In seguito alla puntata del noto programma “Report” andata in onda ieri 30 gennaio su Rai3 Sigfrido Ranucci ha scritto sulla sua pagina Facebook:
“GRAZIE PER AVERCI SEGUITO, GRAZIE PER L’ENERGIA CHE CI AVETE DATO.
Quante vicende sarebbero rimaste nell’ombra senza il lavoro di inchiesta di tanti giornalisti, che alla fine pagano sempre un prezzo per la libertà della collettività. In questo istante ci sono 533 giornalisti detenuti nel mondo. Per aver svolto il loro lavoro nel 2022 sono stati uccisi 57 giornalisti. Nei soli primi nove mesi del 2022 nel nostro paese sono stati minacciati 564 giornalisti, il doppio rispetto all’anno precedente. “Impedire a una persona che fa il suo lavoro con passione di raccontare il mondo che lo circonda è un’impresa impossibile, perché vivere così, è orribile. E infatti ha scelto la strada che l’ha portata alla morte. Anna Politkovskaja. Alla fine la verità arriva. Dipende a quale prezzo. E quanto si è disposti a lottare per farla emergere. Il potere è un qualcosa legato alla percezione. Non c’è bisogno che dimostri che sia in grado di ucciderti. È sufficiente che tu pensi che ci sia qualcuno in grado di ucciderti, materialmente o professionalmente attraverso la delegittimazione o le querele temerarie. Il pensiero di Report va a tutti quei colleghi di televisioni, giornali, blog locali, freelance che non hanno alle spalle una grande azienda come la Rai, e che nonostante gli ostacoli si impegnano per arrivare al traguardo. La libertà di pensiero e di informare è come l’energia, è irrinunciabile. L’energia che ha messo in campo tutta la squadra di Report, redazione inviati film maker, montatori. L’energia che ci avete infuso tutti voi e che ci consente di essere ancora un presidio per la libertà di informazione”.