Le dure parole di Santoro a La7 sulla leader Giorgia Meloni

Il giornalista Michele Santoro ospite a “Dimartedì” su La7 fa una lunga analisi della guerra in Ucraina e dell’operato del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Nel corso della puntata esordisce: “Giorgia Meloni ci aveva spiegato che dovevamo essere sovranisti e che finalmente il nostro Stato doveva alzare le spalle e guardare in faccia il mondo e l’Europa. Siamo diventati i più servili nei confronti degli Usa e in Europa stiamo a mendicare che non ci mettano ai margini. Perché succede questo? Perché quando la Meloni diceva di avere le soluzioni per tutto, in realtà non le aveva”.
Prosegue: “Meloni ha detto a Zelensky che combatteremo fino alla fine, cioè fino alla vittoria militare. Certo, tanto noi combattiamo sempre con le scimitarre degli altri, quindi anche lei si fa forte dei missili americani” conclude.
Si sofferma poi sulla persona di Silvio Berlusconi e sulle battute fatte allo stesso dal presidente ucraino Zelensky: “È stata una battutaccia. Zelensky ogni tanto scade a questi livelli che sono un po’ il ricordo della sua vecchia professione di attore. Io, che sono stato e sono un avversario di Berlusconi, ma leale, credo che l’ex Cavaliere sulla pace abbia sempre avuto un’idea abbastanza pacifista. Non è affatto un guerrafondaio Poi sicuramente ha commesso molti errori, anche in politica estera, come quando accreditò i bombardamenti in Libia nonostante fosse contrario. Tuttavia, per come l’ho conosciuto io, Berlusconi è molto refrattario alla guerra. Zelensky comunque dovrebbe rispettare quelli che hanno votato per mandargli le armi, come Berlusconi” chiarisce il giornalista.

Rifacendosi poi alle parole del capo di stato maggiore Usa, il generale Mark Milley: “Il capo di Stato maggiore degli Usa ha dichiarato che non ci può essere un vincitore e che questo conflitto rischia di durare 20 anni. E dobbiamo stare attenti a non superare la linea rossa. E qual è la linea rossa? Sono i missili che possono andare a colpire la Crimea. È vero che Putin è indebolito, ma, come tutti gli animali feriti, potrebbe fare la grande ‘cazzatona’ che ci farebbe precipitare immediatamente in un conflitto nucleare e quindi nella possibile distruzione del mondo” in fine conclude.

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