Lezione di costituzione alla Meloni in diretta tv [VIDEO]

Durante la puntata di "In altre parole", Massimo Gramellini ed Ezio Mauro hanno dato una sonora lezione di Costituzione a Giorgia Meloni.

Durante la puntata di “In altre parole“, Massimo Gramellini ed Ezio Mauro hanno dato una sonora lezione di Costituzione a Giorgia Meloni. “Quando vinci le elezioni governi, non è che comandi. Se vai al governo ci sono i pesi e contrappesi, anche perché la costituzione non dice che la sovranità passa dal popolo ma dice che la sovranità risiede nel popolo. E quando si vince con il voto popolare si pensa che i giochi sono finiti e basta e puoi controllare ed esercitare la sua potestà e poi verrai giudicato alla fine del mandato”. Questo il ragionamento di Gramellini ed Ezio Mauro nel corso della puntata di “In altre parole”, la trasmissione di La7 che sta facendo registrare ottimi ascolti.

L'affondo a Meloni

Il riferimento di Massimo Gramellini era ovviamente al premierato che vuole Giorgia Meloni, in questo periodo si è parlato tanto di questa riforma, ma di fatto è un’idea che non può concretizzarsi in un Paese democratico come il nostro. La Germania è un esempio di premierato, inteso come Paese dove il capo del governo ha poteri più ampi rispetto a quelli del presidente del Consiglio italiano. «In Germania solo il cancelliere deve ottenere la fiducia del Parlamento, e non tutto il governo, e il capo del governo ha il potere di nominare e revocare i ministri, cosa che non è prevista in Italia», spiega Pagella Politica. In Germania, come anche in Spagna, esiste poi l’istituto della cosiddetta “sfiducia costruttiva”, che permette al Parlamento di sfiduciare il governo solo se c’è già la maggioranza per un altro esecutivo. In Germania è stata usata due volte e ha avuto successo solo nel 1982, determinando il passaggio da Helmut Schmidt a Helmut Kohl, mentre in Spagna ci sono stati cinque tentativi, ma solo quello del 2018 ha avuto successo, portando alla caduta di Mariano Rajoy e all’arrivo al governo di Pedro Sánchez.

Nel mondo l’unico esperimento di premierato inteso come elezione diretta del presidente del Consiglio si è verificato in Israele. «Qui il premierato è stato introdotto nel 1992 e prevedeva l’elezione popolare del capo del governo, ma è stato abolito nel 2002 perché il sistema era rimasto multipartitico, i governi erano sempre di coalizione e il capo dell’esecutivo rimaneva in balia delle scelte dei partiti se sostenere o meno i governi», si legge su Pagella Politica.

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