Liguria – Orlando o Bucci? Ormai UFFICIALE – Ecco chi è il nuovo PRESIDENTE – I DATI

Il 28 ottobre 2024, YouTrend ha ufficializzato la vittoria di Marco Bucci come nuovo presidente della Regione Liguria. Il suo vantaggio su Andrea Orlando, principale sfidante e candidato sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, è risultato insormontabile. Questa vittoria segna una tappa importante per il centrodestra in una regione in cui gli equilibri politici risultano sempre più complessi e in continuo mutamento. I dati, ormai quasi definitivi, indicano che la coalizione di Orlando, pur mostrando un buon risultato per il Partito Democratico (PD), non è riuscita a trovare un supporto sufficiente nei propri alleati.

Il PD, primo partito, ma non basta

Con il 28,3% dei voti, il PD si conferma come primo partito in Liguria. Un risultato che, rispetto alle elezioni europee, vede un leggero incremento di consenso, ma che purtroppo non è sufficiente a ribaltare l’esito elettorale a favore del centrosinistra. Come sottolineato da Dario Nardella, esponente di spicco del Partito Democratico, la performance del PD “non è bastata a compensare le debolezze della coalizione”. Questo punto di vista evidenzia come il principale problema sia stato la frammentazione e la fragilità dell’alleanza stessa, accentuata dall’assenza di un appoggio solido da parte dei partner, in particolare il Movimento 5 Stelle (M5S) e Italia Viva (IV).

La questione dei veti e l’intervento di Matteo Renzi

Il risultato in Liguria ha generato immediatamente una serie di commenti e riflessioni da parte di figure politiche nazionali. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha puntato il dito sui “veti” imposti da Giuseppe Conte e altri alleati del centrosinistra, che avrebbero bloccato la partecipazione di IV alla coalizione. Renzi ha dichiarato che “ha perso chi mette i veti” e che “senza il centro non si vince”, riflettendo sull’importanza di una strategia che sia inclusiva piuttosto che esclusiva. Secondo Renzi, la mancata collaborazione con Italia Viva ha privato il centrosinistra dei voti necessari per battere Bucci, sottolineando che anche le sue preferenze personali avrebbero potuto ribaltare l’esito della sfida.

L’analisi di Renzi non si limita alla sola Liguria, ma rievoca anche il precedente della Basilicata, dove l’assenza del supporto di IV avrebbe portato alla sconfitta del centrosinistra. Per Renzi, la politica dei “veti” si è dimostrata controproducente e rappresenta un segnale d’allarme che il centrosinistra dovrebbe considerare attentamente per il futuro.

M5S: il crollo e le reazioni

Uno degli aspetti più sorprendenti di questa tornata elettorale è stato il crollo del Movimento 5 Stelle, sceso dal 10% ottenuto alle europee a un esiguo 4,5%. Questo drastico calo di consenso ha suscitato non poche discussioni all’interno del movimento stesso. Andrea Orlando, sostenitore dell’alleanza col M5S, ha evidenziato come il “calo dei 5 Stelle sia un problema serio” e che il Movimento dovrebbe “riflettere sul percorso costituente da seguire”. Il vice capogruppo M5S alla Camera, Vittoria Baldino, ha invece attribuito parte della responsabilità al video di Beppe Grillo pubblicato il giorno del silenzio elettorale, che secondo Baldino avrebbe “disorientato l’elettorato”.

Le dinamiche interne al M5S mostrano segni di tensione e divergenze sempre più marcate. La necessità di ridefinire la propria identità politica e costruire un progetto solido e stabile è diventata evidente. Allo stesso tempo, la frammentazione tra Conte e Grillo ha reso difficile per il M5S mantenere la coesione necessaria per affrontare una campagna elettorale con successo.

Il successo di Bucci e le implicazioni future

La vittoria di Marco Bucci rappresenta un segnale importante per il centrodestra e sottolinea come, nonostante gli scandali e le polemiche che hanno attraversato la regione negli ultimi anni, una leadership forte e riconosciuta abbia trovato il sostegno dei liguri. Bucci ha potuto contare su una base elettorale solida, grazie anche al supporto di Fratelli d’Italia (14,9%) e della Lega (8,5%), che hanno dimostrato di saper mantenere un consenso stabile tra gli elettori della regione.

LE PAROLE DI BUCCI: “Sarò presidente di tutti i liguri, non solo di chi ha votato”

“Io sarò presidente di tutti i liguri, non solo di chi ha votato”. Così Marco Bucci nella conferenza stampa dopo la vittoria alle elezioni. “Sono contento per la Liguria soprattutto, per i cittadini, perché hanno detto chiaro e tondo che vogliono crescere, continuare, rifiutano i signori del no e che non vogliono fare le infrastrutture e le cose”, prosegue il sindaco di Genova. “Abbiamo da fare cinque anni di grande lavoro. Genova non sarà lasciata da parte come qualcuno ha scritto. Il presidente della Regione Liguria deve occuparsi di tutti i cittadini. Lo faremo con forza, determinazione e orgoglio”.

 

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