– Un silenzio carico di emozione ha accolto l’intervento del senatore Roberto Scarpinato durante l’evento conclusivo dell’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle, tenutasi a Nova. Con un discorso appassionato e privo di mezzi termini, l’ex magistrato ha acceso i riflettori sui temi della giustizia, della corruzione e della resistenza civile, scuotendo la platea e ricevendo un lungo applauso.
“Questo è uno dei periodi peggiori della storia della Repubblica,” ha esordito Scarpinato, sottolineando come la legalità sia sempre più sotto attacco da parte delle istituzioni stesse. “La maggioranza politica ha dichiarato guerra alla Costituzione, alla legalità e alla giustizia. Oggi assistiamo al trionfo della corruzione, del conflitto di interessi, dell’abuso di potere e al ritorno in auge della borghesia mafiosa.”
Parole dure, pronunciate con un’intensità che ha scosso il pubblico presente. Scarpinato non si è risparmiato nel descrivere i due anni trascorsi in Parlamento come “una via crucis”, caratterizzati da continui attacchi alle fondamenta stesse della democrazia e della giustizia italiana.
La battaglia contro lo smantellamento delle intercettazioni
Un punto cruciale del suo discorso è stato il tema delle intercettazioni, definite dal senatore come l’unico “tallone d’Achille” per smascherare i meccanismi della corruzione. “Hanno smantellato le intercettazioni perché sanno che lì risiedono le prove. La gente non deve sapere, non deve poter sentire. Sono arrivati al punto che neppure devono poter leggere i provvedimenti di cattura, perché fanno perdere voti.”
Un’accusa diretta contro le recenti riforme che, secondo Scarpinato, minano la trasparenza e favoriscono un clima di impunità per i potenti. “La giustizia viene colpita al cuore. E chi come noi si oppone viene messo all’angolo, ridicolizzato o ignorato.”
Un appello alla resistenza
Ma è stato nel finale che Scarpinato ha dato prova di un’energia e di una determinazione che hanno commosso i presenti. Con voce rotta dall’emozione, ha raccontato di come, nonostante le difficoltà, continui a ricevere sostegno dai cittadini. “Resistiamo per voi, per l’Italia onesta. Quando in mezzo alla strada la gente mi ferma e mi dice ‘resistete per noi’, capisco che il nostro compito è più grande di ogni rassegnazione. Questo Paese è ancora nostro, e dobbiamo tenercelo stretto.”
Un discorso che, tra gli applausi, ha ribadito il ruolo del Movimento 5 Stelle come baluardo contro il malaffare e il degrado istituzionale. “Non è il momento di abbassare la testa, non è il momento della rassegnazione,” ha concluso con fermezza.
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La reazione della platea e il ruolo del Movimento
Il discorso di Scarpinato è stato uno dei momenti più intensi della seconda giornata dell’assemblea costituente pentastellata, in cui si stanno tracciando le nuove linee guida del Movimento. Tra gli attivisti presenti, molti hanno espresso sostegno alle sue parole, vedendo nel senatore un simbolo della lotta per una politica più pulita e giusta.
L’intervento ha preceduto quello del leader Giuseppe Conte, che ha rilanciato il messaggio progressista del Movimento, promettendo che “l’applicazione della Costituzione rimarrà il faro della nostra azione politica.” Conte, pur riconoscendo le difficoltà affrontate negli ultimi anni, ha confermato che la battaglia per la giustizia e la legalità sarà al centro delle prossime sfide del M5S.
La sfida futura
Il futuro del Movimento 5 Stelle, e della stessa giustizia italiana, appare più incerto che mai. Con una classe politica accusata da Scarpinato di voler “distruggere ciò che resta delle istituzioni democratiche,” il rischio è che il Paese perda ulteriormente fiducia nella possibilità di un cambiamento.
L’intervento di Roberto Scarpinato, tuttavia, ha ricordato a tutti che la resistenza è possibile, purché alimentata dal sostegno popolare e dalla determinazione a non arrendersi. Un messaggio che, in un periodo di crisi, risuona più forte che mai: l’Italia onesta non si arrenderà.
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