C'è stato un acceso botta e risposta sui social fra Vittoria Baldino del M5S e Arianna Meloni, la sorella della premier. Ecco cosa si sono dette.
C’è stato un acceso botta e risposta sui social fra Vittoria Baldino del M5S e la sorella di Giorgia Meloni, Arianna. Con un post su Instagram Meloni ha replicato a un post precedente della parlamentare pentastellata, che aveva puntato il dito contro la “la rivoluzione del merito” del governo Meloni. Il riferimento è alla nomina della sorella della premier, che dallo scorso agosto è a capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia.
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Il post di Vittoria Baldino non colpiva solo Arianna Meloni e suo marito, Francesco Lollobrigida, ma anche altre nomine di parenti di esponenti di governo. Da Giancarlo Giorgetti ad Antonio Tajani: “Dall’”uno vale uno” (un messaggio devastante, parole del Presidente del Consiglio) alla rivoluzione del merito secondo Giorgia Meloni. La rivoluzione del merito”.
“Arianna Meloni (sua sorella) nominata capo segretaria di Fratelli D’Italia. Francesco Lollobrigida (suo cognato) Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Marta Giorgetti (figlia del Ministro Giancarlo Giorgetti) assunta alla FIGC. Filippo Tajani (figlio del Ministro e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani) assunto alla FIGC. Geronimo La Russa (figlio del Presidente del Senato Ignazio La Russa) assunto nel CDA del teatro Piccolo di Milano dopo la nomina dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Lorenzo La Russa (figlio del Presidente del Senato) nominato nel comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina. Claudio Anastasio (nominato da Giorgia Meloni) Presidente di 3-I società incaricata della gestione del software di INPS, ISTAT e INAIL. Si è dimesso dopo aver mandato una mail ai componenti del CDA in cui parafrasa il discorso fatto da Mussolini in Parlamento dove rivendica la responsabilità politica dell’omicidio di Giacomo Matteotti. Altro che rivoluzione del merito, c’è un limite alla decenza!” si legge.
La replica
Ecco come ha reagito Arianna Meloni. “Gentile ‘onorevole’, comprendo la necessità di farsi notare nella speranza di una nuova candidatura ‘blindata’ nella prossima legislatura, ma quando si diventa parlamentari senza aver dimostrato di avere un consenso personale e senza avere alle spalle una particolare militanza, si farebbe almeno bene a non giudicare la storia di chi – pur avendo quella militanza politica alle spalle – a differenza sua non percepisce uno stipendio da 10 mila euro al mese pagato dai cittadini”, ha scritto Arianna Meloni.
“Non aggiungo nulla per quello che riguarda Lollobrigida perché mi pare lei lo conosca, essendo un suo collega. Sono certa che al di là delle dichiarazioni di maniera abbia avuto occasione di valutare se meriti o meno di essere al suo posto. Se vuole, invece, possiamo parlare delle decine di articoli di stampa che – negli anni del governo del partito dell’’onestà’ ricordavano quanti compagni di scuola dell’allora Ministro Di Maio erano stati assunti nelle società partecipate dallo Stato. La Costituzione italiana richiama a svolgere il proprio compito con ‘onore’, dote che chiaramente le difetta”.