Nella sua letterina a Che tempo che fa, Luciana Littizzetto ha ridicolizzato Luca Zaia della Lega. Ecco come.
Nella sua letterina a Che tempo che fa, Luciana Littizzetto ha ridicolizzato Luca Zaia della Lega. Ecco come. ““Serenissimo Zaia signore degli spritz e zar del prosecco…”, inizia così la letterina dedicata da Luciana Littizzetto alle olimpiadi invernali del 2026: “Attento che stai per fare una boiata, non fare la pista da bob, ne abbiamo già una a Cesana. Un’intestino di cemento armato usato una volta 18 anni fa e lasciato marcire. Potevate mettere a posto questa no? Perché volete farne una a Cortina, che ci costa 118 milioni di euro e mi vengono in mente un sacco di cose che si potrebbero fare con quei soldi. Tra l’altro con un costo ambientale spaventoso, che se fosse uno sport di massa potrebbe anche avere un senso, ma sai quanti sono gli atleti italiani di questo sport? 35, ci sono assemblee di condominio più numerose. Ti prego Luca Zaia, dì di no”.
La letterina a Che tempo che fa
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L’incontro tra la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, e l’ex Presidente del Consiglio, Mario Draghi, rappresenta una mossa che
“Attento toso, perché stai per fare una boiata, come si dice dalle vostre parti. Non la fare la pista da bob, non la far, non far monade, non stare a sentir Salvini che pur di far girare le ruspe farebbe piste dappertutto. Di pista ne abbiamo già una, a Cesana, un intestino di cemento armato usato una volta diciott’anni fa e lasciato marcire, un acquafan senz’acqua e senza neanche un fan. Perché ne volete fare un’altra a Cortina? Per usarla quanto? Anche questa una volta? 118 milioni di euro, ci costa, 118 che non a caso è il numero delle emergenze. Ora con 118 milioni mi vengono in mente un sacco di altre cose che si potrebbero fare invece che far sfrecciare gente dentro dei tubi. Si potrebbero usare per la sanità, per non dover aspettare otto mesi una tac, o per riparare le scuole che cadono a pezzi, per esempio. Senza contare – prosegue Littizzetto – che per questa pista verranno tagliati centinaia di alberi. Se il bob fosse uno sport di massa, cioè se l’Italia fosse conosciuta nel mondo come il paese della pizza, del mandolino e del bob, tutto sto casino forse avrebbe un senso. Se migliaia di bobbisti si accalcassero ogni fine settimana sull’impianto si potrebbe anche capire un investimento così importante. Ma sai quanti sono gli atleti italiani di questo sport? 35 (58 n.d.r.), cioè ci sono assemblee di condominio più numerose. E meno male che il governo Meloni era contro la cementificazione”.
“Quindi Luca Zaia – conclude – ti prego, di’ di no. Lo so che hai le mani legate, e non per niente fai parte della Lega, e lo so che è lui, è sempre lui che ha sempre ‘ste idee grandiose, fantasmagoriche, e il ponte sullo stretto, e la pista a Cortina, (…) Matteo se fai la pista da bob che interessa 35 persone, fai anche un piazzale nel parco del Gran Paradiso per gli appassionati di tiro alla fune, mi dicono che son quasi 600. Zaia, noi contiamo su di te: fermalo tu Luca, o dimmi almeno che non sarà sprecata come opera, (…) dimmi almeno che dopo le Olimpiadi sarà smantellata e rimontata a Messina sopra al ponte sullo stretto, così lo facciamo contento e può prendere i pescispada al volo mentre ci passa” conclude Littizzetto.