l’Opposizione Insiste, ecco cosa vuole fare in procura e in Parlamento contro Sangiuliano

Il prossimo mercoledì, durante il Question Time della Camera, potrebbe rappresentare la prima opportunità per affrontare il caso Sangiuliano-Boccia in Parlamento. Sebbene non sia ancora stato presentato un Question Time specifico su questo argomento, diverse fonti delle opposizioni ritengono probabile che venga proposta un’interpellanza da parte di un gruppo parlamentare.

Le forze di opposizione non intendono allentare la pressione e stanno valutando tutte le opzioni disponibili. “La presidente del Consiglio deve rispondere in Parlamento per l’operato del suo ministro e spiegare perché ha respinto le dimissioni”, ha affermato Peppe De Cristofaro, capogruppo al Senato per Alleanza Verdi e Sinistra. Anche Italia Viva sostiene questa linea, con Enrico Borghi che chiede alla presidente del Consiglio di giustificare pubblicamente il suo supporto a Sangiuliano.

Nonostante le critiche, i parlamentari sono consapevoli che, per avviare un dibattito formale sull’operato del ministro, sarebbe necessaria una mozione di sfiducia “ad personam”, un’eventualità che al momento sembra ancora lontana. Ettore Rosato, di Azione, ha commentato:

“La storia politica recente dimostra che la mozione di sfiducia è il miglior strumento per mettere in difficoltà un ministro, ma la maggioranza difficilmente cederà sotto la pressione dell’opposizione. Tuttavia, continueremo a fare una forte opposizione a Sangiuliano, chiedendogli conto quotidianamente delle sue azioni al ministero”.

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L’opposizione appare determinata a mantenere alta l’attenzione sul caso, cercando di ottenere risposte concrete e chiarezza sul comportamento del ministro Sangiuliano.

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