Durante un acceso intervento nel programma Dritto e Rovescio, condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, il giornalista e commentatore Luca Sommi ha espresso una critica dettagliata sia al centrodestra al governo, sia alla gestione del centrosinistra nelle recenti tornate elettorali. Sommi ha sottolineato come il centrosinistra soffra di una mancanza di unità, evidenziando che la coalizione ha difficoltà a presentare un programma comune e a formare alleanze solide. Ha fatto notare che, al contrario, il centrodestra è riuscito a mantenere una certa coesione, anche quando le divergenze tra i vari esponenti politici erano evidenti, portando così a una vittoria elettorale unita.
La vittoria di Bucci e la “sconfitta del centrosinistra”
Sommi ha descritto la recente vittoria di Marco Bucci a Genova come una “sconfitta del centrosinistra” più che un vero trionfo del centrodestra, attribuendo questa disfatta all’incapacità del centrosinistra di proporre un candidato convincente e coeso. Ha ricordato come la scelta del candidato di centrosinistra, proveniente da La Spezia ma residente a Roma, abbia suscitato polemiche e divisività. Inoltre, ha evidenziato il conflitto interno al Movimento 5 Stelle tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, che ha aggiunto instabilità alla campagna elettorale, culminando con l’assenza di Grillo dalle urne nella sua Liguria.
L’alta astensione e il “disincanto” verso la politica
Una delle critiche centrali di Sommi è rivolta all’alta astensione nelle elezioni, con un’affluenza del 46%, che lui definisce “elezioni di minoranza”. Sommi ha argomentato che una democrazia non può dirsi completa se più della metà dei cittadini non va a votare, indicando una diffusa disillusione verso la politica, che, secondo lui, si concentra troppo su questioni ideologiche, come l’eterna diatriba tra “fascismo” e “antifascismo”, piuttosto che sui problemi concreti che toccano la vita quotidiana delle persone.
Le promesse non mantenute del governo di centrodestra
Rivolgendosi poi al governo di centrodestra, Sommi ha criticato aspramente le promesse elettorali non mantenute. Ha fatto riferimento ai proclami di Salvini sul blocco navale per l’immigrazione e il miglioramento della sicurezza, dichiarando che si tratta di “chiacchiere” che non hanno portato ad azioni concrete. Sommi ha parlato delle “fobie irrazionali” che alimentano la paura nei confronti dell’immigrazione, suggerendo che il tema sia amplificato oltre misura.
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I dati sui reati e la retorica sull’immigrazione
Sommi ha anche evidenziato uno studio del Ministero dell’Interno, condotto in collaborazione con l’istituto Eurispes, che mostra come il 31% dei reati sia commesso da stranieri, lasciando il restante 69% a cittadini italiani. Ha criticato Salvini per il modo in cui selettivamente mette in evidenza i crimini commessi dagli immigrati, alimentando una retorica che fa apparire l’immigrazione come il problema principale della criminalità, mentre i dati dimostrano il contrario. Sommi ha sottolineato che il problema dell’immigrazione esiste, ma è meno rilevante di quanto non venga spesso rappresentato, e ha esortato a considerare i reati nel loro complesso senza tralasciare il contributo degli italiani.
Un appello a una discussione più onesta
Con il suo intervento, Sommi ha lanciato un appello a una discussione più onesta e completa sulla sicurezza e sull’immigrazione, criticando la strumentalizzazione politica di un tema delicato per alimentare paure e divisioni.
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