In questi giorni si è parlato parecchio del video che ha pubblicato Matteo Salvini e che raffigura la giudice che ha dichiarato illegittimo il decreto del governo sui migranti, mentre partecipa a una manifestazione in piazza. Durante la puntata di Dritto e rovescio, il giornalista e conduttore Luca Sommi ha fatto il punto su questa questione, attaccando tra gli altri Giuseppe Cruciani di Radio 24 e Dalmastro di Fratelli d’Italia, entrambi in studio da Del Debbio.
Sommi ha spiegato che “i giudici sono persone che hanno tutto il diritto di avere una vita privata e un passato”. Secondo il conduttore di Accordi e disaccordi, l’ordinanza della giudice Iolanda Apostolico è stata fatta non perché fosse a favore dell’immigrazione, ma perché ha ritenuto incostituzionale il provvedimento del governo Meloni. In fondo all’articolo trovate anche il video del battibecco che c’è stato in studio fra lo stesso Sommi, Cruciani e Dalmastro.
Ma ricostruiamo un attimo i fatti. Il 30 settembre il giudice del tribunale di Catania, Iolanda Apostolico, ha disapplicato il decreto del governo Meloni che prevede il trattenimento dei richiedenti asilo nei Cpr. Lo ha fatto in base agli articoli 3 e 10 della Costituzione. La giudice del tribunale siciliano ha accolto il ricorso di un migrante di origini tunisine sbarcato il 20 settembre a Lampedusa e portato nel nuovo centro di Pozzallo in provincia di Ragusa aperto pochi giorni prima proprio per affrontare l’emergenza. A seguire sono stati dichiarati illegittimi i trattenimenti di altre tre persone che si trovavano nella stessa condizione giuridica. La giudice ha disapplicato anche la garanzia finanziaria da 4.938 euro ai richiedenti asilo per evitare la detenzione nei Centri di Permanenza e di Rimpatrio.
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Polemiche diventate ancora più accese dopo la pubblicazione del video che ritrae la giudice di Catania Iolanda Apostolico assieme al marito durante una manifestazione del 2018 in cui l’estrema sinistra chiedeva lo sbarco dei migranti dalla nave Diciotti. A pubblicare sui social il filmato dove spicca in primo piano la magistrata che ha annullato il trattenimento di quattro migranti nel Cpr di Pozzallo, sconfessando il decreto Cutro, è stato il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini.
“Ero tra le forze dell’ordine e i manifestanti, per la maggior parte di estrazione cattolica e in minore misura di esponenti della sinistra, nel tentativo di evitare contatti tra le due parti, dopo che c’era stato un primo scontro tra di loro”. È, secondo quanto si apprende, la ricostruzione fatta dalla giudice Iolanda Apostolico a dei colleghi sulla sua presenza nel porto di Catania nel video postato dal ministro Matteo Salvini.
Ma chi è Iolanda Apostolico? Non ci sono molte informazioni sulla sua attività. La magistrata, 59 anni, è originaria di Cassino in provincia di Frosinone. È arrivata a Catania più di venti anni fa. Prima si è occupata di penale, poi il passaggio al civile nella sezione immigrazione. Il suo profilo Facebook è stato chiuso poco dopo la sentenza di Pozzallo e lo scoppio delle prime polemiche. Il quotidiano il Giornale era però riuscito a salvare alcuni post condivisi dalla Apostolico prima della chiusura del profilo. Fra questi un post che compare nella bacheca di Apostolico, una petizione, condivisa nel luglio 2018, che chiedeva una “mozione di sfiducia” nei confronti di Matteo Salvini, che a quei tempi era da poco stato nominato ministro degli Interni.
La giudice è sposata con Massimo Mingrini, funzionario giudiziario che il quotidiano online Open dice “simpatizzante di Magistratura Democratica”. Sempre secondo quanto riportato da Open nel maggio 2011 Apostolico ha realizzato un reportage fotografico sull’attracco del traghetto Flaminia a Catania con 1300 migranti in arrivo da Lampedusa. Il titolo della gallery è “Moderna Deportazione”.