Il sindaco di Terni Bandecchi si è reso protagonista di una frase sessista in consiglio comunele. Ecco cosa ha detto.
Ancora tensioni in consiglio comunale a Terni. Durante la discussione di un atto proposto dalle minoranze sulla violenza di genere, la consigliera Cinzia Fabrizi (FdI) ha criticato le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Stefano Bandecchi, lo scorso novembre, nelle quali sosteneva tra l’altro che “chi non ha mai tradito la fidanzata non è normale”. Questi ha replicato affermando che “tutti gli italiani maschi mi hanno capito, almeno quelli normali, sani di mente. E tutte le femmine normali mi hanno capito. Rivendico tutte, una per una. Un uomo normale guarda il bel c..o di un’altra donna e forse ci prova anche. Poi, se ci riesce, se la t….a anche; se poi non ci riesce, prende e torna a casa. Offendetevi quanto c…o vi pare ma è la mia idea”. Scoppia il caso politico e vengono chieste le dimissioni. “Mandatemi all’Elba come Napoleone”, la replica.
Il filmato
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Bufera, dunque, sulle parole del sindaco Stefano Bandecchi di Terni dopo l’intervento in consiglio comunale dove era in corso la discussione su un atto proposto dalle minoranze sulla violenza di genere. “E’ vero che l’Italia è piena di imbecilli e quindi capisco che per qualcuno sia difficile capire le mie parole che rivendico tutte, una per una”, ha aggiunto. “Non ho mai ammazzato nessuna donna, non ho picchiato nessuna donna e non mi risulta di avere avuto denunce da donne”, ha poi sottolineato ancora Bandecchi. “Se volete fare qualcosa sulla violenza di genere, bene – ha aggiunto -. Se no Alternativa Popolare è libera di scegliere cosa votare: io voterò contro questo emendamento perché a me, voi, non dovete insegnare nulla, sia di destra che di sinistra”.
A quel punto i toni si sono alzati e le minoranze hanno lasciato l’aula consiliare, con gli esponenti di Alternativa Popolare, il partito del sindaco, che hanno difeso Bandecchi, attaccato le opposizioni e quindi approvato l’atto sulla violenza di genere, ma con le modifiche stabilite dalla maggioranza. Da cui è partita anche la critica, alla minoranza, di voler menzionare la sola Giulia Cecchettin nel documento da votare. All’uscita dall’aula delle opposizioni, “fate scappare i topi”, la reazione di Bandecchi che ha parlato anche di “femminicidi commessi da quattro rinc… e ossessionati”. “Tutti gli imbecilli che non capiranno quello che abbiamo detto, saranno problemi loro, io consiglio a tutti di emigrare”, la sua chiosa nell’annunciare il prosieguo dei lavori sull’atto, con le modifiche del caso, e il voto di Alternativa Popolare.
La reazione del M5S
Le dimissioni del sindaco vengono chieste anche dal M5S. “Ciò che Bandecchi rivendica come normale nelle sue affermazioni è tutt’altro che normale. Vaneggia su uomini e donne ‘sani di mente’ che hanno perfettamente capito il senso delle sue parole, e su ‘imbecilli’ per i quali invece è un problema capirlo. Ma ci rendiamo conto di quanto Bandecchi con le sue sparate superi continuamente l’asticella della decenza prima di tutto culturale, ma anche morale e istituzionale? Bandecchi deve dimettersi”. Così in una nota le parlamentari del Movimento 5 Stelle nella Commissione bicamerale di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino.