M5S partecipa alla commemorazione per Berlusconi? E a Milano scoppia la rissa con Feltri

In questi minuti si sta svolgendo al Senato una commemorazione di Silvio Berlusconi. Ogni partito infatti avrà un certo tempo per prendere la parola e ricordare in Aula il leader di Forza Italia scomparso. In questi casi, in genere, intervengono a turno tutti i rappresentanti delle varie forze politiche in Parlamento. Ci si chiede: che farà il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte? Prenderà la parola? Ecco il comunicato ufficiale dei senatori Cinquestelle.

Nel comunicato si legge: “Il MoVimento 5 Stelle parteciperà in silenzio alla commemorazione di Silvio Berlusconi che si terrà oggi al Senato della Repubblica. Per rispetto nei confronti della famiglia e della comunità politica che ha perso il suo leader, i parlamentari del MoVimento 5 Stelle siederanno sui banchi dell’opposizione. Allo stesso tempo però, senza alcuna forma di ipocrisia, e in linea con i nostri valori e la nostra storia, nessuno dei parlamentari prenderà la parola. Abbiamo già nei giorni scorsi espresso la nostra opinione rispetto alla storia politica di Berlusconi e su questo non abbiamo cambiato idea” si legge.

Nel frattempo in mattina è scoppiata una bagarre durante il Consiglio Regionale della Lombardia. Argomento sempre lo stesso: Berlusconi. Il Consiglio regionale della Lombardia ha voluto commemorare l’ex presidente del Consiglio, morto lo scorso 12 giugno, nella seduta di oggi. Il presidente Federico Romani ha iniziato il proprio discorso con la celebre frase della discesa in campo del ’94 (“l’Italia è il Paese che amo”) e a quel punto, come si vede nel video in fondo alla pagina, i tre consiglieri del M5s (Nicola Di Marco, Paola Pollini e Paola Pizzighini) hanno abbandonato l’Aula. Dopo Romani, che ha definito Berlusconi “carismatico, pieno di energia e di talenti, è stato il grande mattatore della società e della politica italiana”, ha preso la parola il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio Figini, poi Attilio Fontana, secondo cui Berlusconi era “un grande lombardo, interprete dei valori della nostra gente, capace di incarnare la perfetta sintesi fra volontà e spirito pragmatico”. In piedi, a commemorare Berlusconi, anche i consiglieri d’opposizione. Unico assente tra il Pd è stato Paolo Romano, che già nei giorni scorsi aveva espresso contrarietà al lutto nazionale.

“Non avevamo alcuna intenzione di essere spettatori dell’ennesimo tentativo di strumentalizzazione – ha dichiarato Di Marco del M5s – Ieri hanno abusato del loro potere politico con l’intitolazione del Belvedere di Palazzo Lombardia, che di fatto piega i luoghi delle istituzioni a un inaccettabile tentativo di riscrivere la storia politica di questo Paese. Oggi continuano ad abusare sia del tempo dei cittadini, che da questa Giunta si aspettano leggi e provvedimenti, non commemorazioni, sia della figura stessa di Berlusconi. La scorsa settimana la comunità del M5s ha immediatamente manifestato il proprio cordoglio, questo affanno nel dover dedicargli qualcosa pare il tentativo di imbiancare le crepe, che anche ieri sono emerse in maniera palese all’interno di questa maggioranza”.

A proposito di Di Marco del M5S, si è sfiorata la rissa con Vittorio Feltri, ora consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia. Vediamo cosa ha detto Feltri. “Non l’ho sentito… ma se lo avessi sentito avrei risposto. Ho pagato e siccome non volevo il resto, perché volevo lasciare 3 euro di mancia alla barista, non capiva e allora ho alzato la voce ripetendo di non darmi il resto e tenerselo. Poi non so cosa sia successo… non ho sentito niente e non me ne frega niente, non so neanche chi sia, non lo conosco” ha detto Vittorio Feltri, consigliere regionale di Fdi in Lombardia, commentando l’accesa discussione avuta stamani alla bouvette del Pirellone con il capogruppo del M5S Nicola Di Marco, che ha accusato il direttore editoriale di Libero di non avere avuto rispetto per il personale del bar. “Un episodio che non riesco nemmeno a raccontare perché non ho sentito nessuno. Già è che del M5s non mi fa troppo simpatia. Se si fa vivo non me ne frega niente”, ha aggiunto Feltri.

Immediata la replica di Di Marco: «Feltri? Noto problema di incontinenza verbale. Se vuole darmi un cazzotto, mi trova qui tutti i giorni. Le offese di Feltri mi lasciano totalmente indifferente, tutti siamo a conoscenza del suo problema di incontinenza verbale. L’importante è che si comporti con educazione con le persone che sono qui a lavorare. Se vuole tirarmi un cazzotto o ha qualcosa da dirmi mi trova qui tutti i giorni, a differenza sua» ha tagliato corto l’esponente regionale del M5S.

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