Il declino di Grillo secondo il direttore del Fatto Quotidiano
Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, è da tempo al centro di critiche per le sue scelte politiche e comunicative. L’ultima bordata arriva da Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, che durante un’intervista a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1 non ha usato mezzi termini: “Politicamente Grillo è ormai stramorto. Si è fatto ammazzare due volte e mi dispiace vederlo ridotto in questo stato”.
L’intervista, condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, ha messo in evidenza i momenti chiave del declino politico di Grillo, con particolare attenzione alla controversa decisione di sostenere il governo Draghi, una scelta che, secondo Travaglio, avrebbe segnato l’inizio della fine per il garante del M5S.
La scelta di sostenere Draghi: un errore strategico?
Travaglio non ha esitato a sottolineare come la svolta verso Draghi sia stata un errore fatale per il Movimento 5 Stelle. “Senza l’appoggio Cinquestelle il governo Draghi non sarebbe mai nato,” ha affermato il giornalista. Ma, secondo quanto riportato, inizialmente l’idea era tutt’altro che quella di sostenere l’ex presidente della BCE. Travaglio ricorda una conversazione con Luigi Di Maio: “Quella sera noi raggiungemmo Di Maio al telefono, e lui ci disse: ‘Draghi? Tanto lo uccidiamo politicamente in Parlamento’. Poi però l’indomani Draghi telefonò a Grillo, se lo allisciò, e Beppe ne fu molto gratificato”.
Questa gratificazione si sarebbe trasformata in un boomerang per Grillo e il Movimento. “Grillo si fece allegramente prendere per i fondelli, cedendo tutti i ministeri di rilievo,” ha aggiunto Travaglio, indicando come quella mossa abbia causato una frattura tra la base del Movimento e il suo fondatore.
La provocazione social del carro funebre
Negli ultimi giorni Grillo ha fatto discutere per una sua provocazione social: un video in cui appare su un carro funebre, apparentemente ironizzando sul suo stesso declino politico. Travaglio non ha risparmiato critiche neanche su questo episodio: “È l’unico caso di becchino che si scopre morto. Mi dispiace vedere Grillo ridotto in questo stato: preferisco ricordarlo da vivo”.
Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, la figura di Grillo, un tempo trainante e carismatica, è ormai sbiadita, compromessa da scelte che lo hanno reso sempre più distante dal Movimento che lui stesso aveva fondato con l’obiettivo di rivoluzionare la politica italiana.
Un Movimento sempre più lontano dalla sua origine
Il giudizio di Travaglio non si limita a Grillo, ma si estende all’intera traiettoria del Movimento 5 Stelle. Il voto interno che ha recentemente bocciato una proposta di Grillo sarebbe, secondo il giornalista, la dimostrazione di un malcontento profondo all’interno della base. “Era prevedibile quello che è successo: Grillo lo avevano già mandato a quel paese, lui ha richiesto di farcisi mandare di nuovo e così è stato. Forse con una terza votazione al 100% dei no,” ha commentato ironicamente.
Le parole di Travaglio mettono in luce un Movimento in crisi, incapace di ritrovare la compattezza e la direzione che lo avevano portato, solo pochi anni fa, a essere una delle forze politiche più rilevanti d’Italia.
Leggi anche
Altro che riduzione delle accise: Ecco cosa ha fatto il Governo Meloni sul costo del Carburante
Con la promessa di riduzione delle accise ancora impressa nella memoria degli elettori, il governo Meloni è ora nel mirino
Un epilogo annunciato?
Le dichiarazioni di Travaglio sembrano segnare un epilogo che molti osservatori politici ritengono inevitabile. Il Movimento 5 Stelle, nato come simbolo di rinnovamento e trasparenza, ha visto il suo messaggio indebolirsi progressivamente, complice anche la perdita di figure chiave e la difficoltà di adattarsi alle sfide di governo.
Per Grillo, il declino non è solo una questione di scelte sbagliate, ma anche di un ruolo che sembra ormai anacronistico rispetto alle esigenze del Movimento e dei suoi elettori.
Concludendo l’intervista, Travaglio ha lasciato spazio a un’ultima riflessione: “Mi dispiace per Grillo, ma politicamente non c’è più. Ormai il Movimento 5 Stelle dovrà reinventarsi senza di lui, se vuole avere un futuro”.
Fonti: Un Giorno da Pecora – Rai Radio1
Il video