Manganellate Pisa, Meloni shock: “Non chiediamo scusa”

La presidente del consiglio Meloni si è rifiutata di chiedere scusa per le manganellate ai manifestanti di Pisa da parte della Polizia.

Meloni non ha intenzione di chiedere scusa per le manganellate della Polizia ai manifestanti di Pisa. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ribadisce un principio cardine che ha caratterizzato il suo partito nel corso degli anni: il diritto di manifestare è sacro, ma deve essere esercitato nel rispetto delle regole e della pacificità. Questo concetto, fondamentale nel codice genetico del partito, viene sottolineato in un momento di tensione, con riferimento agli episodi accaduti a Pisa.

Cosa era successo a Pisa

Meloni chiarisce che comprende le ragioni e le convinzioni di ogni estrazione politica, ma non può accettare che il diritto di manifestare si trasformi in azioni non pacifiche. In questo contesto, difende il dovere delle forze dell’ordine di far rispettare le norme, sottolineando che ogni atteggiamento lassista da parte del governo potrebbe alimentare un clima pericoloso con conseguenze ancora più gravi di quanto accaduto a Pisa. All’interno del governo, si discute anche della posizione del ministro dell’Istruzione riguardo agli studenti che occupano le scuole. Meloni non condivide l’idea di bocciare gli studenti coinvolti, definendo questa misura sproporzionata e gravosa per il loro futuro. Tuttavia, riconosce che in certi casi possono essere necessarie misure severe, pur sottolineando l’importanza di valutarle attentamente. In questo modo, Meloni si distingue per una difesa equilibrata del diritto di manifestare, sottolineando la necessità di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti, sia manifestanti che autorità.

La vicenda ha scatenato una reazione a catena che ha coinvolto alcuni dei principali personaggi politici italiani. Il presidente Sergio Mattarella, sempre impegnato nella salvaguardia della coesione sociale e nel garantire il pieno esercizio democratico anche del dissenso, ha condiviso le sue preoccupazioni con il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Mattarella ha ribadito l’importanza di mantenere un equilibrio tra sicurezza e libertà di manifestare, sottolineando che l’autorevolezza delle forze dell’ordine non si misura con l’uso dei manganelli, ma con la capacità di garantire la sicurezza senza compromettere le libertà fondamentali.

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