Manovra, batosta sulle pensioni: “Peggio della Fornero”

Il Fatto Quotidiano ha fatto il punto su quelle che sono le nuove pensioni dopo la manovra del governo.

L’attuale proposta di legge di Bilancio ha suscitato delusione in merito alle promesse elettorali riguardanti le pensioni. La mancanza della tanto discussa “Quota 41” è evidente, e inoltre, i requisiti per vari strumenti di flessibilità per il pensionamento vengono ulteriormente ristretti. Questi cambiamenti riguardano la Quota 104, che sostituisce la Quota 103, l’Ape donna, l’Ape sociale, e persino il ritorno all’adeguamento dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita. Insomma, sono riusciti a fare peggio della Fornero.

La batosta per i cittadini

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Il pacchetto previdenza introdotto dalla legge di Bilancio impone requisiti più rigidi rispetto a quelli attualmente in vigore, rendendo il pensionamento più complesso. Un cambiamento inaspettato è l’inasprimento dei requisiti per la cosiddetta legge Fornero, che prevede un aumento significativo dell’importo richiesto per andare in pensione anticipata. Ad esempio, ora è richiesto un importo mensile di almeno 1.660 euro per qualificarsi, rispetto agli 1.409 euro precedenti. Questa modifica è stata proposta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari.

Tuttavia, i requisiti per la pensione di vecchiaia sono stati abbassati a 67 anni, con un importo pari al minimo anziché 1,5 volte il minimo. Inoltre, il meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, precedentemente congelato fino al 2026, verrà “scongelato” alla fine del 2024.

“Peggio della Fornero”

Viene introdotta anche una nuova Quota 104, che richiede 41 anni di contributi e 63 anni di età nel 2024. Inoltre, chi sceglierà di beneficiare di questa opzione nel prossimo anno sarà soggetto a una penalizzazione. L’Ape sociale è stata rinnovata, con un aumento dell’età richiesta a 63 anni e 5 mesi. Inoltre, viene introdotta l’Ape donna, consentendo un pensionamento con 35 anni di contributi e 61 anni di età (che scende a 60 per chi ha un figlio e 59 per chi ne ha almeno due).

I cambiamenti nelle pensioni sono stati motivo di scontro all’interno della maggioranza di governo, e molte aspettative sono state deluse, in particolare per coloro che speravano in un pensionamento anticipato, soprattutto tra i 50 e i 60 anni, che costituiscono una parte significativa dell’elettorato del centrodestra. Solo i pensionati vedranno un aumento in base all’inflazione, con una commissione che stabilirà i parametri di rivalutazione a partire dal 2027.

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