Manovra, il servizio Shock di Piazzapulita che vi farà arrabbiare. IL VIDEO

L’11 ottobre 2024, nel corso della trasmissione Piazzapulita, è andato in onda un servizio che ha analizzato in modo critico il Piano Strutturale di Bilancio approvato dal Parlamento italiano, su cui il governo Meloni baserà la sua prossima manovra economica. L’inchiesta si è concentrata sulle promesse fatte dall’esecutivo e sulle difficoltà concrete nel rispettarle, specialmente nel contesto delle nuove regole europee di programmazione economica che impongono di ridurre la spesa pubblica e il debito.

Il Piano Strutturale di Bilancio: le promesse e i dubbi
Uno dei punti principali della manovra è l’introduzione di modifiche alle accise su carburanti come diesel e benzina. Il governo ha messo nero su bianco l’intenzione di “allineare” queste accise, con la probabile conseguenza di una riduzione sulle accise della benzina e un aumento su quelle del diesel. Questa misura, secondo le previsioni, dovrebbe portare circa un miliardo di euro nelle casse dello Stato. Tuttavia, il tema ha destato molte perplessità, poiché durante la campagna elettorale Giorgia Meloni aveva promesso di ridurre le accise, ma con una postilla: la riduzione sarebbe avvenuta solo in caso di maggiori entrate.

Le entrate incerte e le difficoltà nel recupero risorse
Altro punto di discussione riguarda le cosiddette “case fantasma”, immobili non registrati al catasto, e i vari bonus concessi negli ultimi anni, dai quali è difficile pensare di ottenere risorse significative. Solo con tagli alla spesa e con un riordino delle agevolazioni fiscali si potrebbe generare qualche risparmio. Tuttavia, dai ministeri si stima che anche un intervento radicale porterebbe solo tre miliardi di euro, cifra ben lontana dal fabbisogno necessario per coprire le spese e rispettare le promesse fatte.

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Le agevolazioni fiscali: una sfida quasi impossibile
Il servizio di Piazzapulita ha evidenziato come il governo si trovi di fronte a un’impresa difficilissima: tagliare o ridurre le agevolazioni fiscali, che oggi valgono circa 100 miliardi di euro e comprendono ben 625 agevolazioni. Molti governi hanno tentato in passato di rivedere questi benefici fiscali, ma nessuno ha avuto successo. In particolare, si prevede che una revisione complessiva potrebbe portare solo un miliardo e mezzo di euro, una cifra troppo esigua rispetto alle necessità della manovra.

L’analisi proposta da Piazzapulita solleva dubbi sulla sostenibilità delle promesse economiche fatte dal governo. Nonostante l’intenzione di recuperare risorse attraverso tagli e riallineamenti fiscali, il margine di manovra appare limitato. Le entrate previste sembrano insufficienti a finanziare sia le misure passate che quelle promesse. Di fronte a questo scenario, le promesse di rilancio economico potrebbero risultare difficili da mantenere, con il rischio di nuove pressioni fiscali sui cittadini e ulteriori rinunce in termini di spesa pubblica.
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