Marcia della Pace di Assisi: Arriva la denuncia in diretta di Giuseppe Conte – IL VIDEO INEDITO

Durante la Marcia della Pace di Assisi, il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha espresso profonde preoccupazioni riguardo alla situazione geopolitica globale, evidenziando una crescente corsa al riarmo e un deficit di politica e diritto nelle risposte ai conflitti in corso.

Conte ha sottolineato come il governo attuale abbia modificato la legge 185 del 1990, consentendo maggiori investimenti nel settore militare. Ha denunciato le pressioni da parte dei potenti economici e finanziari che stanno spingendo per rivedere i parametri della finanza etica, tradizionalmente contrari agli investimenti in ambito bellico. “Siamo in un’economia di guerra e c’è una corsa al riarmo”, ha affermato l’ex premier, rimarcando come questa dinamica stia incidendo fortemente su principi che fino a poco tempo fa regolavano gli investimenti etici.

Riguardo al conflitto in Medio Oriente, Conte ha criticato duramente l’attacco su Gaza, definendolo un “crimine di Stato” e una delle “pagine più ignobili della storia dal secondo dopoguerra ad oggi”. Ha parlato di oltre 40 mila civili palestinesi uccisi negli ultimi dodici mesi, un numero che descrive come una “barbarie assoluta” e un “orrore sotto i nostri occhi”.

All’evento “Prima di tutto la pace” tenutosi alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli, Conte ha discusso il problema della mancanza di soluzioni politiche nei principali teatri di guerra, tra cui Gaza, la Cisgiordania, il Libano e l’Ucraina. “Non abbiamo nessuna soluzione politica sul tavolo”, ha dichiarato, evidenziando come la predominanza dell’economia di guerra e della legge del più forte stiano soffocando il dialogo e la diplomazia.

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Infine, Conte ha sottolineato la necessità di recuperare il significato della politica, che dovrebbe includere anche la comprensione delle ragioni altrui. Ha criticato la retorica occidentale, che spesso riduce il conflitto in Ucraina a una narrativa propagandistica, e ha denunciato l’inarrestabile avanzata dell’industria bellica. “Non possiamo distinguere il mondo tra i buoni della NATO e i cattivi del resto del mondo”, ha concluso, ribadendo l’impegno del M5S a favore di una pace globale basata sul dialogo e la comprensione reciproca.
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