Marco Travaglio ricostruisce punto per punto le tappe della guerra in Ucraina

‘La guerra delle idee: le voci del Fatto Quotidiano’ è stata una serata evento prodotta dalla Società Editoriale Il Fatto. Nel corso della quale il direttore de ‘Il Fatto Quotidiano’ ha intrapreso un racconto cronologico su quelli che sono gli eventi che hanno portato allo scoppio della guerra in Ucraina a partire dal 1999.

L’intervento inizia con riferimenti alla caduta del muro di Berlino: “1999 la Nato inizia a violare i patti inglobando Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria anche se la Russia, in ginocchio, non presenta alcuna minaccia. Mosca che protesta ma non ha la forza di reagire la seconda mossa della Nato contro la Russia e l’attacco al principale alleato di Mosca in Europa, la Serbia”.

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“Bombardata per 11 settimane senza alcun mandato dell’ONU il bilancio sarà tra i 1000-5000 morti quasi tutti civili e un fiume di profughi la nato non la chiama guerra ma operazione di ingerenza Umanitaria”.

Il direttore de ‘Il Fatto Quotidiano’ mentre ripercorre la storia dell’Ucraina ricorda: “questa non è una guerra iniziata il 24 febbraio 2022, ma che quel giorno è stato solamente l’inizio di un nuovo – rumoroso – capitolo della vicenda. “Il 19 gennaio 2022 – dice Travaglio – il presidente americano Joe Biden annuncia aiuti militari a Kiev per 200 milioni di dollari e per un mese annuncia ogni giorno, quasi che se lo augurasse, l’invasione russa dell’Ucraina. Il 21 febbraio Putin accoglie la richiesta della Duma e riconosce le Repubbliche autonome di Donetsk e Lugansk. Zelensky fa battute sull’invasione, a cui non crede, ma le sue forze armate, schierate per un terzo davanti alla Crimea, intensificano i bombardamenti sul Donbass. Il 22 febbraio – conclude il direttore – Donetsk e Lugansk chiedono aiuto a Mosca contro l’aggressione delle forze armate ucraine. Il 24 febbraio l’armata russa invade l’Ucraina”.

 

Ecco il video integrale:

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