Ecco l’assurdo , durante la trasmissione “In Altre Parole” su LA7, il giornalista Antonio Padellaro ha commentato con sarcasmo l’intervento di Matteo Salvini in Spagna, ponendo una domanda provocatoria: “Come si dice bimbominkia in spagnolo?”. La battuta, che ha rapidamente fatto il giro dei social, si riferiva alla recente apparizione del leader della Lega in un incontro politico a Madrid, dove aveva tenuto un discorso in spagnolo di fronte a una platea di movimenti nazionalisti europei.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla comunicazione politica di Salvini e sul suo ruolo nello scenario internazionale, tra tentativi di costruire alleanze sovraniste e critiche al suo approccio spesso informale e spettacolarizzato.
Il discorso di Salvini a Madrid: obiettivi e contenuti
Matteo Salvini ha partecipato a un evento organizzato da Vox, il partito di estrema destra spagnolo guidato da Santiago Abascal, noto per le sue posizioni nazionaliste e anti-immigrazione. Nel suo intervento, Salvini ha ribadito l’importanza di una “Europa dei popoli”, opponendosi alle politiche centralizzatrici di Bruxelles e promuovendo una visione di forte identità nazionale.
Parlando in spagnolo, ha cercato di trasmettere un messaggio di unità tra i partiti conservatori e sovranisti europei, in vista delle elezioni europee del 2025. Tuttavia, la sua pronuncia e alcuni passaggi del discorso hanno attirato critiche e ironie sui social media, dove diversi utenti hanno sottolineato la difficoltà di Salvini nell’esprimersi fluentemente in una lingua straniera.
La reazione di Antonio Padellaro su LA7
Il giorno successivo all’evento, Antonio Padellaro, ospite della trasmissione “In Altre Parole”, ha commentato l’intervento di Salvini con il suo tipico stile diretto e ironico. La frase “Come si dice bimbominkia in spagnolo?” ha suscitato risate e discussioni in studio, evidenziando una percezione diffusa secondo cui Salvini non fosse stato all’altezza del contesto internazionale.
L’espressione “bimbominkia”, di origine gergale, viene spesso usata per descrivere adolescenti o giovani adulti che si comportano in modo infantile o superficiale, soprattutto sui social. Il riferimento di Padellaro sembra sottolineare la tendenza di Salvini a privilegiare uno stile comunicativo populista e mediatico, a volte più vicino a quello di un influencer che di un leader politico.
La battuta ha immediatamente trovato eco sui social, con meme, video ironici e reazioni polarizzate: da una parte, chi ha trovato divertente e azzeccata la definizione di Padellaro, dall’altra i sostenitori di Salvini, che hanno difeso il leader della Lega accusando LA7 di faziosità.
Salvini tra politica e spettacolarizzazione
Questo episodio si inserisce in un dibattito più ampio sul modo in cui Matteo Salvini gestisce la sua immagine pubblica. Da sempre abile comunicatore, il leader leghista ha costruito gran parte del suo consenso grazie a una strategia che mescola social media, messaggi diretti e un linguaggio semplice e immediato. Tuttavia, questa impostazione lo ha spesso esposto a critiche, specialmente quando si confronta con scenari internazionali più istituzionali.
Negli ultimi anni, Salvini ha cercato di consolidare la sua rete di alleanze europee, puntando su figure come Marine Le Pen in Francia e Viktor Orbán in Ungheria. L’incontro con Vox in Spagna è parte di questa strategia, ma la reazione pubblica dimostra che il suo stile comunicativo divide l’opinione pubblica, tra chi lo considera un abile politico vicino al popolo e chi lo vede come un personaggio più attento alla spettacolarizzazione che ai contenuti.
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L’episodio della battuta di Antonio Padellaro è solo l’ennesima dimostrazione di come Matteo Salvini sia una figura politica capace di suscitare reazioni forti, nel bene e nel male. Mentre alcuni lo apprezzano per la sua capacità di semplificare i messaggi politici e parlare direttamente agli elettori, altri vedono in questo approccio un segno di superficialità e inadeguatezza, specialmente in contesti internazionali.
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