Oggi è stata una giornata particolarmente movimentata alla Camera dei deputati. C’è stata infatti una vera e propria protesta con occupazione della giunta per le elezioni da parte del Movimento 5 Stelle. Ma cerchiamo di andare con ordine e spiegare bene cosa è successo e perché.
In pratica il Movimento 5 Stelle ha deciso di fare un vero e proprio blitz oggi pomeriggio a Montecitorio. I portavoce di M5S hanno bloccato i lavori della Giunta per le elezioni alla Camera, in segno di protesta contro un emendamento della destra che fissava nuovi criteri per il calcolo delle schede nulle alle elezioni. In altre parole, la maggioranza voleva sovvertire l’esito del voto, spiegano i pentastellati in un video (in fondo all’articolo).
Ecco cosa hanno detto i deputati M5S: “Si sta realizzando quello che noi definiamo un furto di democrazia: si stanno sovvertendo i criteri con cui siamo andati al voto a settembre“, sostengono i pentastellati. La Giunta per le elezioni, in sostanza, avrebbe dovuto votare l’emendamento Pittalis (FI), che prevede di considerare valide anche le schede nelle quali ci siano più segni sulle liste della stessa coalizione.
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
La protesta dei 5 stelle
Da tempo il Movimento aveva lanciato l’allarme sulla possibilità di questa modifica. “Ci batteremo in ogni sede contro questa schifezza”, aveva detto il capogruppo alla Camera Francesco Silvestri. La riunione della giunta era stata poi spostata in un’altra commissione presidiata dai commessi per provare a proseguire i lavori, ma i deputati M5S si sono schierati di fronte alla porta. Il questore di Fratelli d’Italia Trancassini voleva far intervenire i commessi, ma è arrivato il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte. I due hanno parlato per trovare una soluzione. Alla fine è arrivato anche il presidente della Camera Fontana e si è deciso per il rinvio della votazione.
I nomi dei parlamentari col seggio a rischio, secondo uno studio del M5S, sarebbero oltre trenta e in alcuni casi ci sarebbero anche big come il ministro Eugenia Roccella o l’ex ministro Roberto Speranza o ancora il “Senatur” Umberto Bossi. Solo disinformazione, è stata però la replica di Pietro Pittalis, deputato di Forza Italia in giunta e presentatore dell’emendamento.
La vicenda è iniziata con un ricorso, presentato dal forzista Andrea Gentile e riguardante un collegio uninominale in Calabria vinto per 482 voti dalla pentastellata Anna Laura Orrico. Ma un riconteggio delle nulle nel senso chiesto dalla maggioranza, secondo il M5S, potrebbe farle perdere il collegio in favore dell’esponente di FI. Orrico non perderebbe il seggio, visto che risulterebbe eletta al plurinominale Calabria-P01 ai danni della collega Elisa Scutellà.
Il video dell'occupazione
È il cosiddetto meccanismo del “flipper”, dalle conseguenze difficilmente prevedibili. In questa maniera, sempre stando al dossier, potrebbe sperare di rientrare alla Camera l’ex deputata e avvocatessa di Italia Viva Lucia Annibali, candidata in Toscana, dove il recupero di appena 85 schede nulle in favore del centrodestra avrebbe l’effetto diretto di un seggio in più attribuito al Terzo Polo e un seggio in meno alla coalizione di centrosinistra che perderebbe quello di Marco Simiani del Pd.
Dopo le proteste del Movimento 5 stelle, però, la riunione della Giunta per le elezioni prevista per oggi, è stata sconvocata e il voto è stato rimandato. A darne notizia Federico Fornaro. “Abbiamo deciso per il rinvio di una settimana“, ha spiegato il questore Paolo Trancassini dopo una riunione con Giuseppe Conte e il presidente della Camera Lorenzo Fontana.