Meloni “a letto e al buio” da giorni: ecco cos’ha

In questi giorni Meloni è costretta a stare a letto per un'otolite. Ecco cos'è e quali sono i sintomi.

Giorgia Meloni ha dovuto rinunciare anche alla seconda conferenza stampa prima della fine dell’anno. Un problema di “otoliti” che l’ha costretta “a letto e al buio” per quasi due giorni: è questa la causa dell’indisposizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Come spiegano i suoi collaboratori, nella serata di ieri un otorino l’ha visitata a casa, ha diagnosticato la “sindrome otolitica” e le ha eseguito “la manovra” per risolvere la situazione. Ora la premier è “già in via di miglioramento”: con “il collare, è riuscita ad alzarsi e a parlare al telefono”.

Cos'è e come funziona l'otolite

È stata intanto fissata la nuova data per la conferenza stampa di fine anno della presidente del Consiglio rinviata già due volte sempre per motivi di salute. Si terrà “il 4 gennaio alle 11, d’intesa con l’Ordine dei giornalisti”, annunciano i collaboratori della premier. La tradizionale conferenza stampa di fine anno è stata rinviata per la seconda volta ieri, in programma oggi alle 11. È stato Palazzo Chigi a comunicare ai giornalisti che la premier è ancora malata “a causa del persistere dell’indisposizione dei giorni precedenti”.

Così un nuovo rinvio, nel giro di pochi giorni sempre perché influenzata. Non era mai successo prima. Lo scorso 20 dicembre era stata costretta a cancellare tutti gli impegni in agenda, tra cui il tradizionale scambio di auguri al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le più alte cariche istituzionali. In mattinata però la premier si era recata alla scuola della figlia Ginevra per assistere alla recita di fine anno. Durante lo spettacolo avrebbe accusato un peggioramento delle sue condizioni di salute che l’hanno portata a lasciare la scuola prima della fine della recita. Si era poi sottoposta a tampone Covid, risultato negativo. E così la decisione di annullare la prima conferenza stampa di fine anno con i giornalisti programmata per il 21 dicembre scorso. Ieri il secondo rinvio e oggi la nuova data: il prossimo 4 gennaio, a legge di bilancio approvata.

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