Meloni bocciata. Ecco cosa ha deciso l’UE

Novità sulla Manovra: La Commissione Europea boccia l’aumento del tetto contante e la rimozione dell’obbligo di Pos a partire dai 60 euro. La commissione ritiene il documento programmatico di bilancio non coerente con le passate decisioni per il Paese. Il 9 luglio 2019 ha raccomandato l’Italia di combattere l’evasione fiscale anche rafforzando l’uso obbligatorio dei pagamenti elettronici, anche mediante l’abbassamento delle soglie legali per i pagamenti in contanti, nonché’ di attuare pienamente riforme pensionistiche per ridurre la quota delle pensioni nella spesa pubblica.
A non essere in linea con il documento programmatico di bilancio sono una disposizione che aumenta il massimale per le operazioni in contanti dagli attuali 2.000 euro a 5.000 euro nel 2023; una misura equiparata al condono fiscale che consente la cancellazione di debiti tributari pregressi relativi al periodo 2000-2015 e non superiori a mille euro; la possibilità di rifiutare pagamenti elettronici inferiori a 60 EUR senza sanzioni; e il rinnovo, con criteri di età più stringenti, nel 2023 dei piani di prepensionamento scaduti a fine 2022.
Conte dopo la decisione presa dalla Commissione Europea replica: “È misera, senza coraggio e visione. Se non l’avessimo vista scritta nera su bianco non avremmo potuto credere ad una manovra di bilancio così misera: non ci aspettavamo che un governo politico, che ha fatto proclami di segno opposto, proponesse una manovra senza coraggio, senza visione e senza la minima attenzione alle fasce in sofferenza della popolazione”.
Non ci sono sconti per i rilievi della Commissione Europea, continua il Leader 5 stelle:” Il presidente del Consiglio si vanta dell’ok dell’Ue alla legge di Bilancio: io mi sarei preoccupato al suo posto, tace sul ‘no’ della commissione ‘su contanti e Pos”. Infine attacca la Meloni e lo stesso Giorgetti:” Da chi si dice patriota ci saremmo aspettati misure in difesa dell’Italia: ormai la ‘troika’ la abbiamo in Italia ed ha il volto del presidente Meloni e del ministro Giorgetti”.