Giorgia Meloni ha sollevato un acceso dibattito , rispondendo alle domande dei cronisti riguardo un’inchiesta di Fanpage che ha visto infiltrazioni nell’organizzazione giovanile del suo partito, Fratelli d’Italia. La leader del partito ha criticato aspramente l’approccio investigativo di Fanpage, sostenendo che l’uso di investigatori non sia un metodo giornalistico lecito.
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“Se infiltrare l’organizzazione giovanile di un partito politico è considerato accettabile, allora ne prendo atto come un nuovo metodo che si può utilizzare,” ha dichiarato Meloni durante un doorstep a Bruxelles. Ha inoltre sollevato la questione etica della pratica di infiltrazione nei partiti politici, chiedendo se sia lecito e invitando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e gli altri partiti politici a commentare.
“I partiti politici mi stanno dicendo che questa frontiera dello scontro politico si può usare. Ci siamo chiesti perché non è mai successo in 75 anni di storia repubblicana? Perché Fanpage lo ha fatto solo con Fdi?” ha continuato Meloni, esprimendo il suo disappunto per il fatto che tale pratica sembra essere stata mirata solo al suo partito.
Meloni ha chiarito di non aver mai istigato a violare la legge e ha espresso la volontà di commentare apertamente i fatti senza ambiguità. Tuttavia, ha sottolineato che la metodologia utilizzata da Fanpage solleva delle importanti riflessioni sulla pratica giornalistica e sui limiti etici delle indagini.
– “Giorgia Meloni condanna l’inchiesta anziché intervenire per ripulire le sezioni giovanili del partito da questi odiosi comportamenti e nostalgie nazifasciste”. Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte a Napoli, a margine della conferenza stampa per il gay pride che si terrà domani nel capoluogo partenopeo, riguardo le ultime dichiarazioni della premier Giorgia Meloni riguardo cioè che emerso dall’inchiesta di FANPAGE sulla giovanile del suo partito
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ha ancora risposto direttamente alle dichiarazioni di Meloni riguardo all’infiltrazione nei partiti politici.
Le parole del Giornalista Leonardo Cecchi:
“Non ho capito.
Secondo la Premier il nostro Presidente della Repubblica dovrebbe intervenire (come?) per un caso relativo a “semplice” lavoro di giornalismo investigativo, ma dovrebbe evidentemente tacere su:
1. Ministri e sottosegretari indagati e rinviati a giudizio (uno per aver sparato, un’altra per l’accusa di aver sfruttato lavoratori e intascato soldi pubblici).
2. Un presidente di regione che attualmente governa un pezzo d’Italia in stato di arresto, essendo ai domiciliari (rimane sempre la domanda che mi tormenta: le giunte le fa in videoconferenza o affacciato alla finestra?).
3. Un altro ministro che usa le ferrovie dello Stato come un taxi personale.
4. Un Governo che caccia dalla televisione pubblica i giornalisti politicamente sgraditi.
5. Parlamentari della maggioranza che aggrediscono fisicamente dei colleghi.
E così via discorrendo con qualche altra decina di vicende su cui suona un grosso e rosso allarme che ci indica perdita di civiltà e democrazia.
Attendiamo delucidazioni in merito.“
