Giorgia Meloni dopo la strage di migranti avvenuta una settimana fa a Cutro, sulle coste crotonesi, prende in mano la situazione.
Lo sfogo della Premier: “Troppi errori troppe leggerezze”. Per le prossime ore ha convocato a Palazzo Chigi Matteo Piantedosi, il ministro dell’Interno su cui si sono addensate voci di sostituzione.
Ci saranno delle strette, Giorgia Meloni ha deciso di congelare le nuove norme mutuate dai decreti Salvini e a Cutro il Consiglio dei ministri porterà pene più dure agli scafisti e, forse, regole riscritte sui salvataggi in mare.
Le indiscrezioni però vengono smentite da una nota in mattina di Palazzo Chigi: Letteralmente inventate le notizie su una convocazione a Palazzo Chigi del ministro Piantedosi e a presunte divergenze sulla linea interna al governo sull’immigrazione.”
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In un’intervista del 4 marzo ad Abu Dhabi, la premier si difende: “Ho sentito ‘la Meloni scappa, la Meloni non va, la Meloni sparisce, la Meloni si disinteressa. Leggo tutte le ricostruzioni che mi sembrano abbastanza surreali: il governo è andato immediatamente, il giorno stesso di questa tragedia, il governo sono io, è andato il ministro Piantedosi, siamo stati presenti da subito dopo di che è andato anche il presidente della Repubblica che rappresenta tutte le istituzioni a meno che qualcuno non ritenga che il presidente della Repubblica sia in competizione rispetto al governo”.
Ma l’opposizione non molla la presa. Parla la capogruppo M5s al Senato Barbara Floridia: “L’immigrazione è un fenomeno complesso e per governarlo bisogna cambiare le politiche di un Paese. Non si puo’ usare la politica in maniera propagandistica, come fa la destra. È necessario condividere con l’Europa come governare questo fenomeno. Adesso, convocare un Consiglio dei migranti a Cutro è veramente tardivo. Meloni è stata per una settimana in silenzio di fronte alle parole vergognose del ministro Piantedosi. Anche Salvini è rimasto in silenzio: non è la prima volta che fugge e sfugge alle sue responsabilità”.