Milioni di italiani in povertà? Ecco cosa concede il Governo Meloni a Brunetta

Questa notizia ha fatto arrabbiare molti

Mentre Milioni di Italiani sono alla fame Meloni continua a dare responsabilità al Cnel e ha fatto aumentare lo stipendio del suo presidente Brunetta.
Il Post denuncia del Movimento 5 Stelle
Nel 2023 in Italia l’8,2% dei lavoratori dipendenti era in povertà assoluta. È povero il 14% degli operai.
Malgrado questi numeri devastanti, il Governo di Giorgia Meloni continua a opporsi fortemente al salario minimo legale. Una misura di dignità che già esiste in 22 Paesi europei su 27.
Nel frattempo, però, in uno degli ultimi provvedimenti approvati la premier e i suoi hanno infilato una normetta per ridare fino a 240mila mila euro all’anno di stipendio all’ex ministro Renato Brunetta, oggi presidente del CNEL. Lo stesso Brunetta, già titolare di pensione e vitalizio, da sempre nemico del salario minimo a 9 euro l’ora.
La nostra battaglia non si ferma e alla vigilia del 1° maggio abbiamo depositato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare sulla quale ora raccoglieremo le firme.
Meloni continua a ingrossare le tasche dei suoi amici, noi – al contrario – vogliamo ridare dignità a 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori che non ce la fanno ad arrivare a fine mese.
Alle prossime elezioni Europee vota il Movimento 5 Stelle!

Quanto prenderà Brunetta
Renato Brunetta, noto oppositore del salario minimo a 9 euro l’ora, sta per ricevere un compenso annuo di 240mila euro. L’ex ministro, nominato presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) poco più di un anno fa, sarà retribuito grazie a una norma del governo Meloni, nonostante percepisca già una pensione. Inizialmente, Brunetta aveva lavorato gratuitamente a causa della legge Madia, che rendeva incompatibile il suo status di pensionato con una retribuzione. Tuttavia, una nuova legge ha modificato il Regolamento sui costi di funzionamento degli organi istituzionali, permettendogli di ricevere uno stipendio.
Secondo il nuovo regolamento, l’indennità del presidente del CNEL sarà di 240mila euro, come previsto dal DPR del 20 gennaio 1999. I vicepresidenti e i Consiglieri riceveranno indennità pari rispettivamente al 20% e al 10% di quella del presidente, ossia 48mila e 24mila euro. Attualmente, né i vicepresidenti né i Consiglieri ricevono alcun compenso per le loro cariche. Con 64 consiglieri totali, l’ammontare complessivo delle indennità sarà di circa 1,8 milioni di euro, equivalente a un quarto del bilancio annuale del CNEL, che è di 7,1 milioni di euro.

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