Durante una recente puntata di Accordi&Disaccordi, Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per Stranieri di Siena, ha espresso una dura critica verso le dichiarazioni del generale Roberto Vannacci riguardo alla cittadinanza italiana. Vannacci, in un comizio tenuto il 6 ottobre a Pontida, aveva affermato che la cittadinanza deve essere guadagnata, suscitando una reazione polemica da parte di Montanari.
Il professore ha definito l’idea di cittadinanza proposta da Vannacci come “regressiva”, riconducendola alla pericolosa ideologia di “sangue e suolo”, storicamente associata al nazionalsocialismo. Montanari ha sottolineato come il concetto di cittadinanza legato alla nascita e alla discendenza sia contrario ai principi della Costituzione italiana, che invece fonda l’identità nazionale sulla cultura, lo sviluppo e la tutela del paesaggio. “La cittadinanza non si guadagna per merito dei nonni”, ha ironizzato Montanari, ribadendo l’idea che la cultura italiana sia il frutto di un mix di influenze esterne e di mescolanze, tanto da riconoscere anche un’origine araba in termini come “pastasciutta”.
La critica di Montanari a Vannacci si è fatta ancora più tagliente quando ha accostato le sue parole all’ideologia nazista, che promuoveva un concetto di cittadinanza basato su criteri razziali, e ha ricordato come l’idea del “sangue puro” abbia radici storiche drammatiche.
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Montanari ha poi rivolto la sua attenzione a Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, commentando la sua partecipazione pop al Forum di Assago insieme al rapper J-Ax. Pur non criticando la leggerezza in politica, ha espresso il desiderio di vedere proposte più solide e serie, soprattutto in merito a questioni internazionali come le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, ambiti in cui, secondo Montanari, il PD ha assunto una posizione troppo allineata con le narrazioni mainstream.
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