La Meloni in questi ultimi giorni è tornata in Tv per difendersi dalle accuse che gli sono state rivolte contro per aver tolto lo sconto sulle accise, nasce così “TeleMeloni” il nuovo nome della tv pubblica e privata.
Da una parte la Rai, sempre più disposta a piegarsi alle esigenze del potere politico; dall’altra Mediaset, la rete che fa capo a Berlusconi.
Giorgia Meloni dopo la figuraccia fatta sull’aumento dei prezzi della benzina, con il Governo che ha accusato i gestori di speculazione per nascondere la mancata proroga dello sconto sulle accise, cerca di difendersi “a reti unificate “, con due interviste in contemporanea ai maggiori notiziari televisivi, il Tg1 e il Tg5.
La premier durante l’intervista: “Incontrerò la categoria e dirò loro che non c’è nessuna volontà di fare scaricabarile, la stragrande maggior parte dei benzinai si sta comportando con grande responsabilità, a loro tutela serve individuare chi non lo sta facendo” continua: “Però voglio dire che occorre anche mettere la categoria al riparo da certe mistificazioni, perché quando si parla per settimana del prezzo della benzina a 2,5 euro quando il prezzo medio della benzina è 1,8 euro diciamo che non si aiuta”.
Giorgia Meloni ha poi ripetuto quanto già detto nella videorubrica “Gli appunti di Giorgia”: “Nel programma non c’è scritto che avremmo tagliato le accise e non ne ho mai parlato come priorità in campagna elettorale. Si parlava di sterilizzazione delle accise, ovvero, se il prezzo sale oltre una determinata soglia, quello che lo Stato incassa in più di Iva verrà utilizzato per abbassare il prezzo. L’opposizione ritenti”.
Per quanto riguarda l’Esecutivo Draghi afferma: “Con i soldi spesi dal precedente governo, in 9 mesi, per tagliare le accise, si sarebbero potute tagliare le tasse sul lavoro di circa sette punti, che avrebbe voluto dire mettere fino a 200 euro al mese nelle tasche dei lavoratori con reddito fino a 35mila euro”.
È così che la Premier tenta di rimediare alla sua gaffe!