Durante la trasmissione televisiva Coffee Break di La7, il deputato del M5S Leonardo Donno ha dato una dura lezione di politica al collega di Fratelli d’Italia, Mollicone. Sentiamo cosa ha detto: “Tutta questa maggioranza vive scollegata totalmente dalla realtà, perché c’è un caro prezzi, un caro-vita, che morde, e purtroppo morde da nord a sud allo stesso modo, non solo in alcune zone d’Italia. Il caro benzina, con la benzina arrivata di nuovo a due euro al litro grazie al governo che ha cancellato lo sconto sulle accise in legge di bilancio. I mutui! Per molti cittadini sono insostenibili, ma d’altronde questo governo è abituato a fare le cose sempre con con ritardo, poi ci penseranno a ottobre, a novembre. Per non parlare della vergognosa mancetta da 380 € nemmeno per tutti per fare la spesa: forse per due settimane, perché evidentemente Mollicone non sa nemmeno quanto costano le cose quando si va a fare la spesa” spiega Donno visibilmente infervorato. Da parte sua Mollicone prova a dire che mente e lo invita a non toccarlo. In fondo all’articolo trovate anche il video di quanto accaduto in tv.
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
A proposito del caro-carburanti. Il prezzo internazionale del petrolio “non ha registrato, con riferimento alla media del precedente bimestre, un aumento rispetto al valore di riferimento indicato nel Def che consenta l’adozione del decreto di riduzione delle aliquote di accisa applicate al gasolio e alla benzina” avrebbe detto la sottosegretaria al Mef, Lucia Albano, rispondendo ad un’interrogazione di Emiliano Fenu (M5S) in commissione Finanze della Camera. Albano ha citato i dati del Mimit aggiornati al 31 luglio secondo cui il prezzo medio della benzina è di 1,91 euro al litro e quello del gasolio a 1,76 euro.
Il Mimit pubblica sul proprio sito i prezzi medi dei carburanti: la media nazionale in autostrada e quella Regione per Regione. Da oggi i dati dovranno essere esposti dagli impianti di distribuzione sul territorio, con l’obiettivo – sottolineato dal governo – di favorire la trasparenza. La media nazionale del self service in autostrada è di 1,984 euro al litro per la benzina e di 1,854 euro al litro per il diesel. A livello territoriale, i prezzi più alti della verde sono quelli della Provincia autonoma di Bolzano a 1,945 euro a litro e della Puglia a 1,943 euro. Sotto la soglia di 1,9 euro le Marche a 1,892 e il Veneto a 1,898. Con la benzina al self che in autostrada sfiora i 2 euro al litro “il Mimit conferma l’allarme lanciato nei giorni scorsi”, scrive Assoutenti. Il ministero pubblichi ora i dati del servito in autostrada, dice l’associazione dei consumatori.
La reazione del M5S alla social card Meloni
Mentre per quel che riguarda la famosa social card Meloni per fare la spesa, Giuseppe Conte del M5S l’aveva definita “Assolutamente sconcertante”: “Io trovo veramente sconcertante la presidente del Consiglio – ribadisce Conte, che ha definito l’iniziativa del governo Meloni “un imbroglio” – Sparisce dalla circolazione, non fa conferenze stampa da mesi, si sottrae alle domande, non parla dei casi Santanchè, La Russa, Delmastro. Viene in Parlamento e non ci spiega se vuole rinnovare o no l’accordo coi cinesi, né cosa intende fare col Patto di stabilità e crescita, né cosa vuole fare del Mes. Nulla di nulla. Ora si sveglia, fa un video e prende in giro coloro a cui ha tolto il reddito di cittadinanza“.
E aveva aggiunto: “Abbiamo 500mila cittadini italiani in assoluta povertà. Meloni gli ha tolto il reddito di cittadinanza e adesso li prende in giro con un bonus di 383 euro. Lei peraltro era contraria ai bonus. Questo è il governo una tantum. Cosa ci fanno le famiglie in povertà con 383 euro? È sconcertante. Il governo Meloni in pratica – conclude – ammette che c’è un problema, ma ha fatto cassa per 3 miliardi sulla pelle delle persone in povertà e oggi pensa di risolvere tutto con 383 euro una tantum. È una vergogna. Secondo voi, con una mancetta del genere si può risolvere il problema della sopravvivenza di chi è in povertà? Cosa è, la Caritas di Stato?”.