Oggi Danilo Toninelli, ex senatore e ministro dei trasporti del M5S, ha fatto un video sui social in cui ha commentato l’emergenza sbarchi: “100.000 da quando quelli dei blocchi navali si trovano al governo: 100.000 sbarchi da ottobre ad oggi, ma dai social, dai dibattiti pubblici e soprattutto dalle televisioni Salvini, Meloni non ne parlano più. Non ne parlano più in televisione, non ne parlano più sui loro giornali e giornalisti di riferimento, le loro TV di riferimento, quindi in un Paese la cui verità corrisponde a quello che dice la TV o raccontano i giornali, l’emergenza immigrazione non esiste più” spiega Toninelli nel suo video.
A tal proposito anche questa è stata una notte di sbarchi a Lampedusa dove, dopo il soccorso di 20 barchini, sono approdati 791 migranti, fra cui donne e minori. Ad agganciare le carrette, con a bordo da un minimo di 6 persone ed un massimo di 70, sono state le motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, ma anche i natanti di Open Arms, che ha trasbordato 70 nordafricani, e della Ong Astral che ha soccorso tre gruppi di 41, 51 e 42 migranti, lasciando alla deriva le imbarcazioni usate per i viaggi. Secondo quanto raccontato dai migranti, originari di Burkina Faso, Camerun, Nigeria, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mali, Tunisia e Senegal, 17 traversate sono partite da Sfax, le altre da Sidi Man Sour, Monastir e Sidi Ahmed, in Tunisia. Ieri, sull’isola, in 24 ore, ci sono stati 38 sbarchi con un totale di 1.377 persone.
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Per una maggioranza di centrodestra che fa del contrasto all’immigrazione la propria bandiera, i dati degli sbarchi nel 2023 non sono lusinghieri. Da inizio anno 2023 al 25 luglio sono arrivati in Italia 87 mila migranti, oltre il doppio dei 37 mila dello stesso periodo nel 2022 (+135%).
Se l’estate, portando condizioni più favorevoli per i viaggi in mare, fa sempre registrare più partenze, luglio 2023 ha comunque segnato un record: con circa 22 mila arrivi (1735 nella sola giornata di giovedì 6), i primi 25 giorni del mese hanno quasi doppiato il totale di migranti sbarcati nell’intero 2019 (dati del Ministero dell’Interno e della fondazione ISMU). I dati mensili dell’ultimo triennio mostrano più arrivi per tutto il 2023, tranne che per maggio.
I flussi in ingresso dal Mediterraneo hanno toccato il picco nel 2016 (181 mila), sono crollati negli anni successivi per poi iniziare a ricrescere dal 2020. Il calo degli ultimi anni si deve all’accordo del 2017 tra il Governo Gentiloni e la Libia per fermare le partenze. A fronte del nuovo aumento, Meloni mira a ottenere lo stesso risultato col memorandum tra Unione europea e Tunisia che, sul fronte migrazioni, prevede un sostegno economico europeo al Paese africano per il controllo delle frontiere (100 milioni vincolati da riforme) e, dall’altra parte, la disponibilità a facilitare i rimpatri di migranti irregolari, ma solo se di origine tunisina.