Nuovi sviluppi giudiziari interessano la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, che si trova ora ad affrontare ulteriori accuse nel caso Visibilia. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, oltre all’accusa di falso in bilancio, la Procura ha iscritto Santanchè nel registro degli indagati anche per bancarotta.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, hanno evidenziato un ruolo di comando della ministra nella gestione e approvazione dei bilanci della società Visibilia Editore. I pm, sulla base di e-mail esaminate, hanno rilevato che Francesco Maggioni, controller di Visibilia, fungeva da interlocutore principale, confermando un effettivo ruolo decisionale di Santanchè e altri soggetti della direzione aziendale.
La richiesta di intercettazione del 13 settembre 2023, allegata alle note investigative, sottolinea come le figure di vertice di Visibilia non possano essere considerate estranee ai fatti di gestione, mettendo in dubbio l’ipotesi di responsabilità oggettiva. Questo ha portato i pm a separare il filone dell’indagine per falso in bilancio e ad iscrivere sette soggetti, tra cui Santanchè e il suo compagno Dimitri Kunz, per la sola bancarotta di Visibilia.
Questi nuovi guai giudiziari emergono in un momento cruciale per Santanchè, alla vigilia delle elezioni Europee, complicando ulteriormente la sua posizione politica e legale.
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Cosa le aveva detto il Movimento 5 Stelle durante il voto di sfiducia respinto dalla Camera
In precedenza, il Movimento 5 Stelle aveva espresso forti critiche nei confronti della ministra Santanchè durante il dibattito sulla mozione di sfiducia. La deputata Chiara Appendino aveva sollevato dubbi sulla capacità di Santanchè di agire nell’interesse del Paese, data la sua implicazione in inchieste giudiziarie per truffa aggravata. “Daniela Santanchè decide per i suoi interessi o per quelli dell’Italia?”, aveva chiesto Appendino, sottolineando che la questione non è solo giudiziaria ma anche politica.
Appendino aveva accusato la ministra di aver mentito davanti al Parlamento e di agire in conflitto di interessi, ricordando che chi si candida si impegna a non farlo. Inoltre, aveva menzionato il coinvolgimento di Santanchè nell’uso improprio dei fondi Covid durante il periodo più critico per il Paese, affermando che questo rappresenta un grave tradimento della fiducia pubblica.
La deputata del M5S aveva anche richiamato altre controversie governative, come le dimissioni di Vittorio Sgarbi solo dopo le pressioni dell’opposizione e il “super stipendio” di Renato Brunetta legato alla riduzione del reddito di cittadinanza. Infine, Appendino aveva citato un episodio in cui Santanchè avrebbe insultato un padre di famiglia in difficoltà economiche e beneficiario del reddito di cittadinanza, esortando la ministra a dimettersi per rispetto dell’Italia e degli italiani. GUARDA IL VIDEO