Nuovi sondaggi: ecco come cambia lo scenario politico. E sul potenziale dei partiti…

Eccoci tornati come ogni settimana con i nostri consueti sondaggi politici. In questi ultimi giorni di agosto sono stati diffusi i dati del nuovo sondaggio Analisi Politica per il quotidiano Libero, riguardante le Intenzioni di voto e il potenziale dei partiti.

Ebbene, il partito che risulta avere il maggior potenziale sarebbe Forza Italia, che potrebbe sfiorare il 20% (partendo dall’8%) grazie agli elettori di Fratelli d’Italia e Lega. Segue la Lega, che dal 9% potrebbe arrivare al 20%, tramite un travaso di elettori da FdI e FI. Infine Fratelli d’Italia potrebbe passare dall’attuale 29% ad un 38%, pescando elettori da Forza Italia, Lega e M5S.

Il Movimento 5 Stelle, l’Alleanza Verdi Sinistra e il Partito Democratico potrebbero contare su un incremento del massimo 5%. Più in basso Azione e Italia Viva, il cui potenziale sarebbe del 2-3% più distante dai valori attuali.

Fratelli d’Italia, si sa, è da mesi in testa ai sondaggi. Con il 29,1% nelle intenzioni di voto, il partito della premier Meloni stacca nettamente il Pd, che si attesta al 20,2%. Ma è interessante notare come il bacino di voti a cui possono attingere le due forze abbia dimensioni molto diverse. L’elettorato potenziale di Fdi è infatti pari al 9% mentre per i dem solo del 5%. In generale, va detto che i partiti di centrodestra sono quelli che possono contare su un mercato potenziale molto più ampio. Ad esempio, la Lega (ora quotata al 9,1%) può ambire a conquistare un ulteriore 11% e Forza Italia (7,8%) persino il 12%. Tuttavia, chi si occupa di campagne elettorali studiando i bacini di voto potenziale dei partiti cerca anche di capire da dove potrebbero arrivare nuovi voti, o verso dove potrebbero andare.

Libero ha poi analizzato i tre principali gruppi separatamente. Nel centrosinistra si nota subito una bassa mobilità elettorale: il bacino potenziale di ognuno dei principali partiti non supera il 5%. In più, avviene un grande interscambio tra Pd e 5 Stelle, siamo alla metà o anche oltre, del voto potenziale; il Pd ha, poi, solo una discreta capacità attrattiva nei confronti degli elettori del Terzo Polo. È interessante vedere come circa un quinto del mercato potenziale dei 5 Stelle possa provenire da Fratelli d’Italia. Questo non deve stupire, sono “voti di ritorno”, ovvero, voti che il partito di Giorgia Meloni, con il suo exploit del 29-35%, ha sottratto non solo al centrodestra e che, eventualmente, potrebbero tornare.

Nel Terzo Polo la situazione è ancora meno felice: partiti piccoli con un potenziale piccolo, quando di solito è il contrario. Azione acquisterebbe molto dal Pd, poco da Italia Viva, un po’ dal centrodestra. Italia Viva è più trasversale, circa un terzo del voto potenziale arriverebbe da Azione; ma poi ci sarebbero i 5 Stelle, Lega e Forza Italia. Quasi nullo l’apporto potenziale da parte del Pd. Eppure, con Renzi segretario, il partito più importante della sinistra italiana arrivò al suo massimo storico elettorale, il 41% alle Europee del 2014. In effetti, sembra che questa strategica area sia mal presidiata e che, in ogni caso, non presenti un’offerta politica adeguata. Nel centrodestra, la situazione cambia ancora. I bacini potenziali dei singoli partiti sono ampi, anche più del doppio di quelli del centrosinistra; anche quello di Fdi, che, avendo già un voto “sicuro” molto elevato, dovrebbe avere un potenziale basso.

La differenza con gli altri due partiti di coalizione è in ogni caso sensibile. Mentre il potenziale di Fdi è del tutto trasversale (i voti arriverebbero in parte da Lega e Fi, ma anche dai 5 Stelle e dal Terzo Polo), Lega e Forza Italia guadagnerebbero solo a scapito di Fdi. Il partito di Giorgia Meloni pare quello nella posizione più delicata: se si consolida e vince, vince tutto il centrodestra; se non si consolida e perde, perde solo lui.

Questa la situazione aggiornata sulle coalizioni:

Cdx: 46%

Csx: 22,6%

I sondaggi Sky su cosa pensano gli italiani degli eventi degli ultimi 20 anni

Passiamo poi all’ultimo sondaggio di Termometro Politico riguardante le intenzioni di voto e la fiducia nella Premier Meloni. Partiamo proprio dal dato riguardante il grado di fiducia nei confronti di Giorgia Meloni, che si attesta questa settimana al 40,8%. Si tratta di un dato in calo dell’1,8% rispetto al mese scorso. Passando al dato sui partiti, rispetto ad un mese fa calano Forza Italia (-0,4) e Fratelli d’Italia (-0,3). Perde due decimali l’Alleanza Verdi Sinistra. Crescono invece la Lega (+0,4), Più Europa (+0,2) e Italexit con Paragone (+0,2).

Questa la situazione aggiornata sulle coalizioni:

Cdx: 45,3% (-0,3)

Csx: 25% (-0,1)

Concludiamo con gli ultimi sondaggi Sky: per il 67% degli intervistati, l’evento che è rimasto più impresso, negli ultimi 20 anni, è la pandemia di Covid. Seguono la guerra in Ucraina e il terremoto de L’Aquila. Le notizie che colpiscono di più gli italiani sono quelle di cronaca. E anche i temi su cui si cercano informazioni più spesso, di conseguenza, sono di cronaca. Il sondaggio è stato diffuso in occasione del ventennale della nascita dal canale all news di Sky.

In particolare, il Covid ha colpito l’immaginario del 67% degli italiani, il conflitto russo-ucraino il 49%, mentre il sisma de L’Aquila il 32%, nonostante siano passati quasi 15 anni da quella tragedia. Un altro evento lontano nel tempo ma che è rimasto nella memoria collettiva è la morte di Papa Wojtyła, che nonostante sia avvenuta nel gennaio 2005 si trova al quarto posto, scelta dal 14% degli intervistati come il fatto più significativo nel periodo preso in considerazione

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