Nuovi sondaggi, Forza Italia aggancia la Lega. E il M5S…

Ecco gli ultimi sondaggi politici in vista delle elezioni europee. Forza Italia aggancia la Lega, mentre il M5S...

Tornano come ogni lunedì i nostri consueti sondaggi politici. Partiamo da quelli mostrati da Enrico Mentana durante l’edizione serale del Tg La7. Fratelli d’Italia sale al 27% guadagnano lo 0,2% rispetto alla settimana scorsa. Questo non toglie che il partito di Giorgia Meloni sia in una fase calante per quanto riguarda il consenso elettorale: il 30% sfiorato fino a pochi mesi fa ora sembra molto distante. In ogni caso, gli avversari restano tutti lontani, e non paiono in grado per ora di mettere in discussione il posto di FdI come primo partito in Italia.

Va bene anche la Lega, con un 8,3% (+0,3% in una settimana) che permette di tornare a crescere. Anche in questo caso, i problemi restano: la doppia cifra annunciata da Salvini come obiettivo per le elezioni europee di giugno sembra ancora lontana. Se non altro, il Carroccio allunga le distanze da Forza Italia, al 7,7% (-0,1%). I forzisti di Antonio Tajani sono l’unico partito del centrodestra che registra un calo, dato che Noi Moderati resta fermo all’1,1%.

Bene il M5S

Il Partito democratico sale al 19,9%, un risultato sostanzialmente stabile (+0,1%) che permette ai dem di Elly Schlein di avvicinarsi alla soglia del 20%. Al momento, comunque, il distacco con Fratelli d’Italia resta molto netto: poco più di sette punti. Cresce anche il Movimento 5 stelle, con il 15,6% e un +0,3% negli ultimi sette giorni. Il M5s conferma così il suo posto da secondo partito dell’opposizione.

Tra gli altri partiti, Azione di Carlo Calenda scende al 4% (-0,3%) e Azione Verdi-Sinistra al 4,1% (-0,1%). Entrambi, se si votasse oggi per le europee, supererebbero appena la soglia di sbarramento del 4% richiesta per far eleggere almeno un proprio rappresentante al Parlamento europeo. C’è una crescita per Italia Viva di Matteo Renzi (al 3,4%, con un +0,2%) e un calo per +Europa (2,8%, -0,1%). Le due forze con tutta probabilità saranno alleate in vista delle elezioni di giugno, proprio per riuscire con più facilità a raccogliere i voti necessari a superare lo sbarramento. Infine ci sono i partiti non presenti in Parlamento, attualmente. Democrazia sovrana e popolare sale all’1,6% (+0,2%). Esordisce nel sondaggio anche Pace, terra, dignità, la lista di Michele Santoro, che raccoglie l’1,6% dei voti.

Gli altri sondaggi

Questa, invece, è la media dei sondaggi nelle intenzioni di voto con indagini effettuate dal 17 al 23 marzo 2024.

Cdx: 45,1% (=)
Csx: 26,3% (-0,4)

Istituti considerati: Swg, Ipsos, Noto, Demopolis, Eumetra, Termometro, Piepoli, Tecnè

Nell’ultimo sondaggio Tecnè, invece, Fratelli d’Italia scende dello 0,2%, il PD sale della stessa percentuale, mentre il M5S perde anch’esso lo 0,2%. Qui Forza Italia supera la Lega (rispettivamente al 9,4% e al 7,8%). Sinistra-Verdi al 4,2%, Azione al 3,8%, Italia Viva al 3,3%, +Europa al 2,8%.

Chiudiamo con il sondaggio di Euromedia Research pubblicato su La Stampa: il dato che si evince è che Giorgia Meloni si sta mangiando Matteo Salvini. Nella rilevazione sulle elezioni europee la società di sondaggi ipotizza quattro scenari in base al superamento della soglia del 4% da parte dei vari partiti che concorreranno. Ma segnala anche le percentuali accreditate ai diversi partiti. Fratelli d’Italia arriva al 28%, mentre la Lega è all’8,7%. Forza Italia la segue distanziata da un solo punto percentuale, mentre Noi Moderati è allo 0,7%. Le quattro componenti del centrodestra assieme assommano il 45,1%, in calo rispetto al 2019 dove pesò però l’exploit della Lega, arrivata al 34,3%.

Non c’è dubbio però che si sia verificato un travaso di voti tra la Lega del 2019 e FdI oggi. Ghisleri osserva anche che sulla media di tutti i sondaggi di ogni paese dell’Unione un’alleanza in Europa simile a quella italiana raggiungerebbe i 339 seggi (per avere la maggioranza bisogna superare i 353). Anche il Partito Popolare Europeo (EPP) in somma con l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) arriverebbero a 315 seggi con un ammanco almeno di 38 deputati. E anche qui senza maggioranza.

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