Durante la puntata de L'Aria che tira, David Parenzo ha strappato in diretta l'accordo fra la Lega di Salvini e il partito di Putin.
Durante la puntata de L’Aria che tira, David Parenzo ha strappato in diretta l’accordo fra la Lega di Salvini e il partito di Putin. “Questo è un accordo storico che è stato firmato, certo in un’altra fase, tra il partito di Matteo Salvini e il partito Russia unita di Putin. E c’è un gesto molto semplice che non è stato mai fatto in tutti questi anni, se non altro dall’inizio della guerra in Ucraina, dalla morte della Politkovskaja e poi la morte di Navalny. C’è un gesto che non è mai stato fatto e su cui qualcuno deve fare chiarezza che è quello semplicemente di riprendere questo accordo e di strapparlo. Questa sarebbe l’unica cosa che in qualche modo metterebbe fine a tutte quante le polemiche che in queste ore stanno montando fra i rapporti tra Salvini e Putin” conclude Parenzo stracciando il foglio in diretta tv.
Le polemiche tra Salvini e Putin
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
“Abbiamo chiesto a Matteo Salvini ripetutamente di mostrare la prova della rescissione dell’accordo tra Lega e Russia Unita. Non l’ha voluto fare. Con il Pd, il M5S e Sinistra italiana abbiamo depositato una mozione di sfiducia. Basta tolleranza verso chi, ricopre cariche di governo ma è alleato politico di efferati dittatori. Spero che Giorgia Meloni e Antonio Tajani intervengano per imporre a Salvini di fare chiarezza”. Carlo Calenda, leader di Azione, lo aveva annunciato. E ora è passato dalle parole ai fatti. Sui social con un post ha fatto sapere che Matteo Richetti (primo firmatario), capogruppo di Azione alla Camera, ha presentato la mozione contro il leader leghista che vede come co-firmatari, tra gli altri rappresentanti dei partiti di opposizione come anche Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, anche la segretaria del Pd e il presidente del M5S Giuseppe Conte.