Parla Conte. Futuro M5S? E dice la sua su Renzi e PD

Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), ha rilasciato un’intervista a “L’Espresso” in cui ha delineato il futuro del movimento e il suo posizionamento politico, confermando la volontà di avviare un processo costituente che possa rinnovare il M5S senza trasformarlo in un partito tradizionale. Conte ha ribadito che, pur rimanendo in un’area progressista, il M5S non deve essere confuso con il Partito Democratico (PD) o altre forze di sinistra, sottolineando l’importanza di mantenere l’originalità e l’innovazione che hanno sempre caratterizzato il movimento.

Uno degli aspetti più importanti dell’intervista riguarda il futuro del M5S, che, secondo Conte, deve evolversi per continuare a rispondere alle esigenze degli elettori e mantenere la sua capacità di innovazione. L’ex premier ha parlato dell’importanza della partecipazione attiva degli iscritti e simpatizzanti nella fase della proposta e del confronto deliberativo, un approccio che dovrebbe distinguere il movimento dalle strutture più tradizionali e gerarchiche dei partiti.

Conte ha anche risposto alle speculazioni su una possibile alleanza con Matteo Renzi, leader di Italia Viva, sottolineando che la politica deve essere fatta seriamente e che non c’è spazio per Renzi in un’eventuale coalizione anti-destra. Secondo Conte, Renzi non è ben visto dagli elettori del M5S e del PD, e la sua presenza potrebbe persino allontanarli.

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Sul rapporto con il PD e la sua leader, Elly Schlein, Conte ha affermato che esiste un dialogo costante e una sana competizione tra le due forze politiche, ma ha anche criticato una parte del sistema mediatico orientato a sinistra, accusato di trattare il M5S con fastidio.

Infine, Conte ha difeso il superbonus edilizio, ricordando che è stato sostenuto anche dall’attuale premier Giorgia Meloni, e ha criticato il governo per la gestione del PNRR e delle carceri, definendo i recenti provvedimenti come “pannicelli caldi”.

In sintesi, l’intervista di Conte delinea un M5S che si prepara a una fase di rinnovamento, determinato a rimanere una forza politica dinamica e distinta nel panorama politico italiano, con un’attenzione particolare alla partecipazione degli iscritti e una ferma opposizione a qualsiasi alleanza con Matteo Renzi.

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