La notizia sta rimbalzando da ore su tutti i media, e la fonte è proprio la diretta interessata: Francesca Pascale, secondo quanto raccontato a HuffPost, avrebbe ricevuto da Daniela Santanché due borse oltre dieci anni fa.
> “Veniva ad Arcore, voleva coccolarmi. Berlusconi mi rimproverò, non avrei dovuto accettarle. Potevamo mai immaginare che erano false? L’ho scoperto quando ne ho portata una a riparare. È rimasta rotta, ora ci metto le cose dei cagnolini. Ma che figura di m3rda”.
Pascale, come ha scoperto delle borse contraffatte
Le borse in questione sarebbero una di colore rosa pesca e l’altra verde militare, entrambe sfoggiate da Francesca Pascale in varie occasioni. Una di queste è una Birkin, l’altra una Kelly, dal valore di circa 18.000 euro. Due anni fa, la borsa verde subisce un danno alla cerniera interna, così Pascale si reca nella boutique Hermès di via Montenapoleone a Milano per chiedere una riparazione. Tuttavia, il commesso la accompagna nel retro del negozio e le comunica che deve sequestrare la merce, poiché risulta contraffatta. Le borse non presentano i tipici codici identificativi dei prodotti originali. Pascale si arrossisce e spiega che le borse sono un regalo. Il commesso, impietosito, le restituisce l’oggetto, ma le fa sapere che non può riparare borse contraffatte nel negozio.
A quel punto, Pascale affronta Santanché:
> “Scusa, ma mi vuoi dire che mi regali borse false? Non avrei avuto problemi ad accettarle, ma mi sarei risparmiata la figuraccia di andare in boutique per farle riparare!”
Ma, ovviamente, la ministra nega tutto.
Il passato di Santanché e le accuse sul mercato parallelo
Come scritto da Open, però, “non è la prima volta che viene attratta da merce falsa. E gira voce a Forte dei Marmi che sia una fan del mercato parallelo. Quando è stata pubblicata una foto sua mentre guardava la mercanzia di una venditrice extracomunitaria, aveva detto: ‘Un conto è guardare e anche apprezzare qualcosa, un conto è comprarlo. E io non ho comprato mai niente. Neppure in questa occasione. Osservavo e basta: si può fare? Anzi dirò di più: quando alcuni amici o ospiti su spiaggia si mettono a comprare qualcosa di illegale, perché stiamo parlando di commercio abusivo, mi arrabbio e anche parecchio!’”
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Il commento di Selvaggia Lucarelli
Non poteva mancare il commento tagliente di Selvaggia Lucarelli, che ha condiviso su Instagram:
> “Probabilmente, da ministra del Turismo quale è, la sua è un’abile nonché subdola operazione di boicottaggio dei marchi francesi per farci ridare la Gioconda. Liberté, Égalité, Santanché!”
E ha aggiunto:
> “E comunque l’acquisto di merce contraffatta, se destinata a essere regalata, può essere considerata un reato, quindi Santanché potrebbe non aver commesso solo un illecito amministrativo.”
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