“Patetico e sciacallo”, Scanzi a valanga contro Salvini – IL VIDEO

Andrea Scanzi ha commentato le parole di Matteo Salvini contro Ilaria Salis, in un video pubblicato sui suoi canali social.

Andrea Scanzi ha commentato le parole di Matteo Salvini contro Ilaria Salis, in un video pubblicato sui suoi canali social. “Matteo Salvini, leader della Lega, vice presidente del consiglio e ministro dell’infrastrutture e dei trasporti, ne ha sparata un’altra delle sue contro Ilaria Salis, la trentanovenne monzese insegnante, maestra elementare reclusa nel carcere di massima sicurezza a Budapest. È qualcosa che non mi stupisce, perché conosco Matteo Salvini, conosco questo Paese e ormai ho vissuto più volte situazioni di questo tipo. Non vuol dire che non ci stia male, ma vuol dire che non mi stupisce. Salvini ha fatto il personaggio imbarazzante. Salvini ha fatto, mi verrebbe da dire, politicamente parlando, lo sciacallo, ma è un animale nobile nella sua essenza, quindi non riesco a paragonare Salvini a un animale, perché essendo animalista gli farei un complimento.

La reazione di Scanzi alle parole di Salvini

Sui profili social e non solo ha detto che sì, ‘è brutto scandaloso vedere che è un cittadino, una cittadina sia incatenata’. Per Salvini però è indagata per lesioni, ‘non so come posso fare la maestra’ e ha poi ricordato un fatto che è quello dell’assalto di Ilaria Salis a un gazebo della Lega diversi anni fa. Vi dò le mie tre chiavi di lettura. Primo elemento, Salvini sta facendo questo perché è Salvini e quindi la pensa così. Al tempo stesso perché sta facendo un’operazione politica: se voi ci fate caso la vicenda Salis è stata trattata con relativo rispetto dai Fratelli d’Italia. Nelle dichiarazioni diciamo gli esponenti di Fratelli d’Italia per ora non hanno detto delle cose orrende. Una europarlamentare della Lega ha pubblicato un video in cui si vedevano degli anarchici degli antifascisti picchiare orrendamente selvaggiamente dei nazifascisti, ma in cui la Salis non c’era. Quindi di cosa stiamo parlando?” si chiede Scanzi nella sua riflessione.

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