Di pensioni ne parliamo quotidianamente nei nostri articoli e oggi vogliamo un attimo fare il punto della situazione su come cambierà l’importo pensionistico nei prossimi mesi. La buona notizia per molti pensionati è che a luglio alcune pensioni aumenteranno, in questo articolo vi spiegheremo qual è la platea dei beneficiari e a quanto ammonta l’aumento.
La legge di bilancio varata a dicembre prevede un piccolo aumento per molte pensioni. Gli aumenti per le pensioni minime previsti dalla manovra arriveranno il primo luglio e riguarderanno una platea di circa 1,3 milioni di pensionati. Dopo un’attesa durata sei mesi c’è una data ufficiale per la norma varata dal governo, che doveva partire in realtà a gennaio 2023, ma è stata rimandata a causa della difficoltà e dei tempi delle procedure per individuare la platea dei beneficiari.
ULTIM’ORA – Premierato, disastro Meloni. La riforma salta alla Camera? Governo sotto shock?
Il tema del premierato è tornato al centro del dibattito politico italiano, ma sembra destinato a restare in stand-by fino
Da luglio, quindi, come si legge dalla Legge di Bilancio 2023, «al fine di contrastare gli effetti negativi delle tensioni inflazionistiche registrate e attese per il biennio» i trattamenti dell’Inps subiranno un incremento dell’1,5% per tutto l’anno in corso e per tutti i pensionati a cui è attribuito, eccetto per gli over 75 che hanno diritto a un aumento del 6,4%. Questo significa che dai 563,74 euro percepiti in precedenza, si passerà rispettivamente a 572,20 e 599,82 euro. Coloro con più di 75 anni avranno, quindi, 36,08 euro in più al mese, pari a 432,96 euro in più in un anno. Nell’erogazione che verrà effettuata a luglio saranno compresi, ovviamente, anche gli arretrati dei mesi compresi tra gennaio e maggio. A partire dal 2024, invece, l’incremento sarà per tutti del 2,7%.
Questo, almeno, è quanto auspica il governo ma non è escluso che possa esserci un ulteriore rinvio se la procedura dovesse richiedere ancora altro tempo. Il meccanismo di calcolo, in effetti, non è immediato dal momento che si tratta di un cumulo perequativo che considera come unico trattamento tutti i trattamenti previdenziali intestati a un solo soggetto. Un’operazione necessaria per l’esecutivo affinché l’aumento vada nelle tasche di chi effettivamente percepisce la pensione minima e ne ha bisogno.
Continueremo a tenervi aggiornati su tutto ciò che riguarda le pensioni e in particolare sugli eventuali cambiamenti che ci saranno da qui ai prossimi mesi.