Durante la puntata di Piazzapulita Formigli ha chiesto a Tajani se fosse antifascista, ecco cosa ha risposto.
Nella puntata di giovedì 16 maggio di Piazzapulita su La7, si è assistito a un classico del dibattito politico nei talk show italiani: la richiesta all’esponente di centrodestra di dichiararsi antifascista. Seduto al tavolo di Corrado Formigli, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto senza esitazione: “Assolutamente sì”. Il conduttore ha colto l’occasione per chiedere perché Giorgia Meloni non risponda altrettanto chiaramente a questa domanda. Tajani, leader di Forza Italia, ha replicato: “Lo chieda a lei”. Ha poi aggiunto che non è necessario ogni volta “fare il processo alle parole della Meloni e alle sue possibili idee”. Sembrava che la questione potesse concludersi lì, ma Tajani ha deciso di approfondire il tema, ribaltando la situazione e mettendo Formigli alle strette. Ha chiesto retoricamente: “Non è che uno va ogni volta da D’Alema a chiedergli se è anticomunista o se è contro Pol Pot”, riferendosi al crudele dittatore comunista cambogiano.
Il video
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Formigli ha risposto che il comunismo italiano era completamente diverso, sottolineando che i comunisti italiani avevano partecipato alla costituente e che leader come Enrico Berlinguer non avevano nulla a che fare con Stalin e le purghe sovietiche. A questo punto, Tajani ha sferrato un altro colpo: “Lo sa come è stato arrestato Antonio Gramsci? Con l’intervento di Palmiro Togliatti”, alludendo al fatto che Togliatti, storico segretario del Partito Comunista Italiano, fosse stato complice di Stalin durante i periodi più bui della dittatura stalinista. Tajani ha concluso ricordando che “alcuni amici dei padri costituenti, a cominciare da Palmiro Togliatti, fossero stati negli anni più bui della dittatura stalinista complici di Stalin. Stavano lì, in Russia, non a Parigi…”. Con queste parole, Tajani ha evidenziato le contraddizioni e le ombre del passato comunista italiano. Il dibattito ha poi cambiato argomento, ma l’episodio ha dimostrato come la questione dell’antifascismo continui a essere una pietra angolare nei confronti politici italiani.
