Ponte sullo Stretto, Report smaschera Salvini: ecco cosa hanno scoperto [VIDEO]

Nell'ultima puntata di Report, Ranucci si è occupato del caso Anas e in particolare di Salvini con un'inchiesta sul Ponte sullo Stretto.

Nell’ultima puntata di Report, Ranucci si è occupato del caso Anas e in particolare di Salvini con un’inchiesta sul Ponte sullo Stretto. I dirigenti di Anas, l’Ente che si occupa degli appalti a livello nazionale, avrebbero divulgato informazioni riservate che riguardano le gare d’appalto. La situazione descritta da Report gira intorno alla Inver, una società di consulenza legata alla famiglia Verdini. Questa società è stata fondata, tra gli altri, da Tommaso Verdini, figlio dell’ex senatore Denis, e dalla figlia Francesca, compagna del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. L’inchiesta, intitolata “Do ut des”, è stata trasmessa da “Report” domenica 18 febbraio. Per dare una mano ai dirigenti dell’Anas, il gruppo di Tommaso Verdini si sarebbe avvalso di esponenti di primo piano della Lega.

La scoperta di Ranucci

Ogni anno, attraverso le consuete gare d’appalto, ad Anas vengono assegnate decine e decine di soldi pubblici per strade, ponti e ferrovie. La realtà dei fatti è ben diversa e ci mostra come, almeno una parte di quegli appalti, sarebbe stata decisa in posti non convenzionali come Il Gran Caffè Mazzini e Una Hotels di Roma. Tra Anas e la società di consulenza Inver si è venuta a creare una vera e propria triangolazione, frutto di un sistema corruttivo che attuerebbe questo funzionamento: gli imprenditori pagherebbero delle consulenze fittizie alla Inver, che si occupa di fare da intermediaria con i dirigenti Anas, i quali a loro volta favoriscono i clienti della Inver nell’acquisizione degli appalti.

L’inchiesta di Report fa venire alla luce uno dei nomi chiave che si rivolgevano alla Inver, ovvero il dirigente di Anas International Omar Mandosi, nominato anche responsabile delle risorse umane della società Stretto di Messina (fiore all’occhiello sul quale il ministro Salvini ha puntato tutto). In un’intercettazione Fabio Pileri, socio di Tommaso Verdini, ammetterebbe che “non gliene frega un caz*o” e che, avendo vinto una gara da 10 milioni, sta bene per i prossimi dieci anni. Dopo essersi fatto i conti in tasca per gli anni a venire, pare, ecco spuntare un’altra intercettazione, questa volta con il presidente Inver Tommaso Verdini: “Con alcuni dirigenti stiamo cercando di dargli una mano a fare carriera. Un dirigente è evidente che ci tratta il cliente meglio… Perché sa che noi possiamo dargli una mano”. Ecco un estratto del servizio di Report:

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