Parla l'uomo ferito a Capodanno dal colpo di pistola di Pozzolo. Ecco perché ha aspettato così tanto per sporgere querela.
Luca Campana è l’elettricista di 31 anni rimasto ferito la notte di Capodanno da un colpo esploso dalla pistola del deputato di Fdi Emanuele Pozzolo. Ha deciso di rompere il silenzio qualche ora dopo avere lasciato la procura di Biella. Agli inquirenti, dove si è presentato insieme al suo avvocato ha consegnato una querela contro il parlamentare. Ha raccontato ciò che gli è successo durante quella che doveva essere una normale serata di festeggiamenti a Rosazza, suggestivo paesino dell’Alta Valle Cervo.
Il video della testimonianza
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Una versione totalmente opposta rispetto a quella fatta filtrare da Pozzolo. Che ha escluso di avere provocato lo sparo sia pure in maniera fortuita. Il ferito, Luca, l’arma non la stava maneggiando. Diversi testimoni peraltro avrebbero già avvalorato il resoconto dell’elettricista. “Non avevo nemmeno capito – dice appoggiandosi alla stampella – se fosse una pistola vera o finta. Quando ho sentito la botta alla gamba ho pensato che fosse un proiettile del tipo di quelli del paintball. Era doloroso, ma sopportabile. Mi sono spostato in un’altra stanza per verificare meglio, ho visto il buco e sono stato male”. «Avevo paura a denunciare, mi sono dato il tempo di pensarci. Ero appena uscito da un intervento, non stavo bene. Quando ho saputo che lui è un politico, un onorevole, ho voluto riflettere: io sono un semplice operaio».
La pallottola gli si era conficcata nel quadricipite dopo avere percorso una traiettoria parallela al pavimento. Già questo esclude che abbia raccolto l’arma da terra. I medici, con un delicato intervento di microchirurgia, l’hanno estratta dalla parte opposta della coscia, quella posteriore, sotto il gluteo. “Ora sento un crampo continuo al muscolo e ogni movimento mi aumenta il dolore”. Campana si definisce “arrabbiato” più che altro per le storie che sono circolate in questi giorni. “Comprendo – dice – che è stato un fatto accidentale ma mi basta che si prendano le loro responsabilità”. Responsabilità che saranno accertate dai pm e dai carabinieri in un procedimento aperto per lesioni, esplosione pericolosa e omessa custodia di arma. Pozzolo, che in questi giorni è a casa dei genitori nel Biellese, è l’unico indagato.