“Siamo convinti che sia una riforma sbagliata, voteremo contro”. Così ha dichiarato Stefano Patuanelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, durante il dibattito sul ddl Casellati in Aula a Palazzo Madama. Le parole di Patuanelli sono state forti e determinate, segnalando un netto dissenso del M5S nei confronti della proposta di riforma del premierato avanzata dalla maggioranza di centrodestra.
La Questione del Tricolore
Patuanelli ha sottolineato un episodio avvenuto alla Camera, ricordando la bagarre scaturita dall’iniziativa del deputato M5S Leonardo Donno. “Bastava che Calderoli accettasse il tricolore e non sarebbe successo nulla, ma qualcuno vede il tricolore come Dracula vede l’aglio, al contrario dei patrioti”, ha affermato Patuanelli. Questo commento mette in luce la tensione politica e simbolica che circonda il dibattito, evocando la divisione tra i sostenitori dell’unità nazionale e coloro che, secondo Patuanelli, mostrano un atteggiamento ostile verso i simboli patriottici.
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La Critica alla Riforma del Premierato
Il capogruppo del M5S ha poi affrontato il cuore del ddl Casellati, il premierato, definendolo un “ribaltone”. “La dinamica di elezione del secondo premier dà le chiavi del paese a chi non è stato eletto direttamente”, ha attaccato Patuanelli, accusando la maggioranza di voler concentrare il potere nelle mani di una sola persona, il presidente del consiglio. “Ma voi avete una totale bulimia di potere”, ha aggiunto, denunciando un disegno politico che punta a modificare gli assetti dello Stato a favore di una maggiore centralizzazione del potere.
Le Tre Riforme del Centrodestra
Patuanelli ha criticato duramente le tre riforme promosse dalla coalizione di centrodestra: l’Autonomia, il premierato e la riforma della giustizia. “L’Autonomia da una parte, il premierato e la riforma della giustizia dall’altra sono un disegno politico molto chiaro. Volete concentrare nelle mani di una sola persona il potere e questo a noi non va bene”, ha dichiarato. Secondo il senatore, queste riforme mirano a rendere il potere meno contendibile, rafforzando ulteriormente la figura del presidente del consiglio.
La Prospettiva del Partito Democratico
A sostenere la critica alla riforma costituzionale del premierato è intervenuto anche Francesco Boccia del Partito Democratico, il quale ha annunciato il voto contrario del proprio gruppo. “Volete altro potere, non vi basta quello che avete? Non avete mai ricercato il consenso comune. Voi pensate al bene della singola forza politica, il baratto tra di voi con la riforma dell’Autonomia è fatto sulla pelle della Costituzione”, ha dichiarato Boccia. Egli ha inoltre criticato aspramente l’idea di federalismo proposta dalla maggioranza, definendola “uno spacca-Italia”.
Il Ruolo della Piazza e il Futuro della Riforma
Patuanelli ha concluso il suo intervento annunciando che il Movimento 5 Stelle porterà la battaglia fuori dalle aule parlamentari. “Fuori da queste aule, a partire da oggi, ci confronteremo con la piazza perché c’è un paese che vuole esprimersi nella dinamica referendaria e lo farà bocciando questa riforma”, ha affermato con convinzione. Per Patuanelli, la bocciatura di questa riforma rappresenterà l’inizio del declino politico della maggioranza attuale.
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