Questa sera su Rai 3 andrà in onda una nuova puntata di Report, il fortunato programma d’inchiesta condotto da Sigfrido Ranucci. E si tornerà sul caso di Daniela Santnchè con nuove rivelazioni. Come anticipa oggi Repubblica, infatti, ci sono alcune rivelazioni di un’ex dipendente della Santanchè: “Ho lavorato per Visibilia e la stessa Santanchè anche quando ero in cassa integrazione Covid”. Federica Bottiglione, la dipendente che ha fatto causa alla Visibilia perché sarebbe stata messa in cassa integrazione Covid a sua insaputa, ribadisce il punto a Report. Proprio Report tre settimane fa aveva sollevato in una puntata molti dubbi sulla gestione delle aziende Ki Group e Visibilia da parte della ministra del Turismo e da qui è nato il “caso Santanchè”.
La ministra del Turismo del governo Meloni mercoledì scorso ha parlato in Senato per “chiarire” la sua posizione, dopo che anche i giornali hanno approfondito alcune vicende che la mettono in conflitto di interessi: Repubblica ha scoperto, a esempio, che mentre Visibilia perdeva milioni di euro dava finanziamenti a società esterne, ma sempre della Santanchè e che vedevano come usufruttuario Alessandro Sallusti. E ha scoperto anche che dopo essere stata nominata ministra è rimasta socia di Ki Group e una relazione del tribunale di Milano segnala che i manager della società in quei giorni dello scorso novembre incontravano dirigenti di banche come la Popolare di Milano e di Invitalia, aziende pubblica, per chiedere di ridurre il debito. Un conflitto di interessi evidente per la ministra che ha venduto anche le quote del Twiga, lo stabilimento balneare in Toscana, al compagno Dimitri Kunz e all’amico Flavio Briatore: mentre il suo staff al ministero ha tenuto fino alla scarsa settimana tavoli a Palazzo Chigi proprio sulle concessioni balneari. Santanchè in una relazione dei suoi legali Visibilia assicura di coprire poi le perdite ancora con gli incassi del Twiga attraverso una società con il compagno Kunz.
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Il Fatto quotidiano invece già lo scorso novembre aveva scoperto la vicenda della dipendente che aveva fatto causa perché lavorava in cassa integrazione Covid a sua insaputa e faceva anche una consulenza per il gruppo di Fratelli d’Italia al Senato e, segnatamente, “il senatore Ignazio La Russa”. Su questa vicenda Santanchè in aula ha detto: “Di fronte alla contestazione tardiva della dipendente sulla cassa integrazione, pur ritenendo le sue affermazioni infondate e pur essendo io certa che quella dipendente non ha mai messo piede in Visibilia dall’entrata della sua cassa integrazione, la società ha preferito sanare la posizione”.
Bottiglione ai microfoni di Report ribatte sostenendo che invece dello stipendio veniva retribuita con rimborsi spese anche se in piena epidemia Covid nessuno si poteva spostare: “Io non ho mai smesso di lavorare in realtà. Ho sempre proseguito tutte le mie attività. Soprattutto perché il mio ruolo di responsabile affari societari e investor relator è obbligatorio in Borsa, è quella persona che dà comunicazioni al mercato, e non si può smettere di darle se si è quotati, motivo per cui io ho sempre lavorato. In realtà loro mi hanno sempre pagata. Però mi sono accorta poi sempre andando al Caf che questi pagamenti risultavano come rimborsi spese. Tant’è che in una delle telefonate l’ho contestato, ho detto ma questi pagamenti non vanno bene, non ho ricevute. E mi hanno detto: sono come per gli altri, facciamo rimborsi spese chilometrici. E a quel punto ho detto: ma c’è stato il Covid, nessuno girava, dove sono andata?”.
Report mostrerà poi i documenti che smentirebbero Santanchè anche sul punto compensi: lei al Senato ha detto di non aver ricevuto come componente di cda di Ki Group i compensi da oltre due milioni di euro di cui si è parlato. Dice il giornalista Giorgio Mottola nella puntata di questa sera: “Anche Daniele Santanchè viene smentita dalle carte delle sue società. In Senato sostiene infatti di aver guadagnato da Ki Group e dalla capogruppo Bioera 100 mila euro all’anno tra il 2014 e il 2018. Ma eccole le vere cifre approvate nei bilanci di Bioera capogruppo: 2014, 144 mila euro; 2015, 391 mila euro; 414 mila euro all’anno tra il 2016, 2017 e 2018, anno in cui si specifica nei bilanci che 270 mila euro vengono da Ki Group spa, che quell’anno perdeva 7 milioni di euro”.