Un recente articolo di Repubblica ha scatenato una bufera su alcune nuove assunzioni in Rai, avvenute tramite la società di intermediazione Adecco, che hanno aggirato le liste di precari. Tra i nuovi assunti figura un dj legato a Casa Pound, il che ha sollevato numerose critiche e sospetti di favoritismi politici. In risposta, la Rai ha attivato un audit interno per verificare la regolarità delle procedure adottate.
### Le assunzioni contestate
Secondo il quotidiano, una serie di assunzioni di programmisti multimediali è stata contestata dai sindacati della Rai. Tali assunzioni sono avvenute senza rispettare le rivendicazioni del personale precario e le liste di disoccupazione, utilizzando invece una selezione curata da Adecco. Tra gli assunti, Matteo Tarquini, figlio di un amico dell’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, e Ferdinando Colloca, noto come ‘Mr Ferdy il Guru’, body painter e dj legato a Casa Pound e alla famiglia Spada.
### Audit in Rai
In risposta all’articolo, la Rai ha annunciato l’avvio di un audit per tutelare l’azienda e la figura dell’amministratore delegato. L’UsigRai ha richiesto chiarezza sulle chiamate dirette, sottolineando come la modifica del codice anticorruzione Rai abbia favorito tali assunzioni senza confronto sindacale.
Leggi anche
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
### Proteste sindacali e politiche
Vittorio di Trapani, presidente Fnsi, ha criticato il ritorno a metodi di vecchia politica in Rai, con assunzioni per amici e parenti. Anche la politica è intervenuta, con commenti critici da parte di esponenti di vari partiti, che hanno richiesto una riforma della governance Rai e maggiore trasparenza nelle assunzioni. Sandro Ruotolo del PD ha accusato la Rai di essere diventata “Telemeloni”, mentre Maria Elena Boschi di Italia Viva ha definito la situazione “di inaudita gravità”.
### Conclusione
La vicenda ha sollevato un acceso dibattito sulla trasparenza e l’equità nelle assunzioni in Rai, richiamando l’attenzione su possibili favoritismi politici e la necessità di riforme per garantire procedure più trasparenti e meritocratiche. La Rai si difende dichiarando la regolarità delle assunzioni, ma l’audit interno e le pressioni politiche e sindacali potrebbero portare a ulteriori sviluppi.