Rai nella bufera: Amici dei manager e il dj di Casapound assunti senza concorso? E il Governo?

Un recente articolo di Repubblica ha scatenato una bufera su alcune nuove assunzioni in Rai, avvenute tramite la società di intermediazione Adecco, che hanno aggirato le liste di precari. Tra i nuovi assunti figura un dj legato a Casa Pound, il che ha sollevato numerose critiche e sospetti di favoritismi politici. In risposta, la Rai ha attivato un audit interno per verificare la regolarità delle procedure adottate.

### Le assunzioni contestate

Secondo il quotidiano, una serie di assunzioni di programmisti multimediali è stata contestata dai sindacati della Rai. Tali assunzioni sono avvenute senza rispettare le rivendicazioni del personale precario e le liste di disoccupazione, utilizzando invece una selezione curata da Adecco. Tra gli assunti, Matteo Tarquini, figlio di un amico dell’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, e Ferdinando Colloca, noto come ‘Mr Ferdy il Guru’, body painter e dj legato a Casa Pound e alla famiglia Spada.

### Audit in Rai

In risposta all’articolo, la Rai ha annunciato l’avvio di un audit per tutelare l’azienda e la figura dell’amministratore delegato. L’UsigRai ha richiesto chiarezza sulle chiamate dirette, sottolineando come la modifica del codice anticorruzione Rai abbia favorito tali assunzioni senza confronto sindacale.

Leggi anche

### Proteste sindacali e politiche

Vittorio di Trapani, presidente Fnsi, ha criticato il ritorno a metodi di vecchia politica in Rai, con assunzioni per amici e parenti. Anche la politica è intervenuta, con commenti critici da parte di esponenti di vari partiti, che hanno richiesto una riforma della governance Rai e maggiore trasparenza nelle assunzioni. Sandro Ruotolo del PD ha accusato la Rai di essere diventata “Telemeloni”, mentre Maria Elena Boschi di Italia Viva ha definito la situazione “di inaudita gravità”.

### Conclusione

La vicenda ha sollevato un acceso dibattito sulla trasparenza e l’equità nelle assunzioni in Rai, richiamando l’attenzione su possibili favoritismi politici e la necessità di riforme per garantire procedure più trasparenti e meritocratiche. La Rai si difende dichiarando la regolarità delle assunzioni, ma l’audit interno e le pressioni politiche e sindacali potrebbero portare a ulteriori sviluppi.

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Articoli più letti

Voce dei Cittadini