Reddito di cittadinanza stop, la denuncia di Conte sui social: “Vergogna! Ecco cosa hanno ricevuto i percettori”

C’È POSTA PER TE: inizia così il lungo post pubblicato sui social da Giuseppe Conte, il leader del M5S. “Un sms per dire a 169mila famiglie “arrangiatevi”. Quello che arriva oggi dall’Inps, grazie alle scelte del Governo Meloni su Reddito e Pensione di cittadinanza, è un messaggio chiaro: lo Stato ha deciso di sospendere il sostegno. Poco importa se queste persone stiano attraversando un momento di difficoltà dovuto alla mancanza di lavoro, o se quei soldi servivano loro per integrare uno stipendio da fame. Dal 1° agosto zero. Poche ore fa, però, il Governo ha mandato un altro messaggio, dai toni assai diversi.

Lo ha mandato, con un decreto, alle multinazionali e alle grandi società energetiche che hanno accumulato enormi extraprofitti grazie all’aumento dei costi dell’energia e delle bollette che pagano famiglie e imprese. Il messaggio dice più o meno così: lo Stato ha deciso di concedervi la possibilità di pagare la tassa sugli extraprofitti con un comodo ritardo di 5 mesi, senza sanzioni e interessi. Non arriverà invece alcun messaggino agli ex senatori per tagliare i vitalizi, che anzi sono stati ripristinati qualche settimana fa. Messaggi diversi ma con una sola certezza. Per il Governo il mondo gira alla rovescia” si legge nel post di Conte.

Per 169 mila famiglie, infatti, a partire da agosto scatterà lo stop al reddito di cittadinanza. Lo ha comunicato oggi, con un sms, direttamente l’Inps ai nuclei interessati. L’intervento è figlio dello stretta del governo sul sussidio, che prevede la sospensione del sussidio per i nuclei nei quali non ci sono componenti disabili, minori o over 65 come prevede la nuova normativa per i quali quella del 27 luglio è l’ultima rata ricevuta.

Secondo quanto si apprende il messaggio annuncia la sospensione in attesa della presa in carico dei servizi sociali. Sarebbero 88mila le persone che potrebbero essere prese in carico. Tra agosto e settembre circa 80mila nuove famiglie dovrebbero avere il beneficio sospeso poiché scadono i sette mesi di durata.

Sempre oggi l’Inps ha poi diffuso i dati sull’erogazione del sussidio nei primi sei mesi del 2023. Le richieste di Reddito e Pensione di cittadinanza sono crollate rispetto allo stesso periodo del 2022 passando da 899.338 a 486.190 con un calo del 45,94%. Nei primi cinque mesi le domande erano state 432.758. A giugno, salvo revisione dei dati con nuove domande ancora non lavorate, le domande quindi dovrebbero essere poco più di 53mila.

A giugno le famiglie che hanno ricevuto il Reddito di cittadinanza o la Pensione di cittadinanza sono invece poco più di un milione (1.010.536) per una spesa di 571,6 milioni. Le persone coinvolte in questo milione di famiglie sono 2.115.944. L’importo medio a famiglia a giugno è stato di 565,69 euro.

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