Report: ecco chi è l’uomo che ha fatto dimettere Sgarbi [VIDEO]

Durante l'ultima puntata di Report è stato svelato chi è l'uomo dietro le sue dimissioni da sottosegretario del governo Meloni.

Nell’ultima puntata di Report Ranucci ha indagato ancora su Vittorio Sgarbi. Lo aveva anticipato, nonostante le dimissioni del sottosegretario. Report racconta di tale Dario Di Caterino, un uomo che faceva parte del cerchio magico di Vittorio Sgarbi: lo scorso ottobre scrive una lettera anonima a decine di indirizzi istituzionali. In allegato, tutta la documentazione sulle attività professionali dell’allora sottosegretario. Il ministro Sangiuliano trasmette tutto all’Antitrust, che apre un’inchiesta: per l’authority l’attività di conferenziere a pagamento svolta da Sgarbi è incompatibile con l’incarico di governo. Report ha intervistato Di Caterino in esclusiva, insieme al Fatto Quotidiano.

La nuova inchiesta di Report

Report, in collaborazione con il Fatto Quotidiano, ha condotto un’intervista esclusiva con Dario Di Caterino, l’uomo dietro le dimissioni di Vittorio Sgarbi. Appartenente al cerchio ristretto di Sgarbi, Di Caterino ha inviato lo scorso ottobre una lettera anonima a diverse istituzioni, allegando documentazione sulle attività professionali del sottosegretario. La trasmissione rivela che il ministro Sangiuliano ha trasmesso il materiale all’antitrust, che ha avviato un’inchiesta. La conclusione è stata comunicata ieri: secondo l’authority, l’attività retribuita di Sgarbi come conferenziere è incompatibile con il suo incarico di governo, violando la Legge Frattini sul conflitto di interessi. Inoltre, l’ex manager di Sgarbi rivela la possibilità di numerose attività pagate in contanti, sfuggite all’attenzione dell’Antitrust.

Nell’intervista, vengono dettagliate le tariffe di Sgarbi: 3.000 euro per una conferenza, almeno 5.000 euro per uno spettacolo teatrale, e 4.000 euro per la prefazione di un libro. Nel complesso, il sottosegretario ha guadagnato oltre 300.000 euro in un anno dalle sue attività professionali, impegnando gran parte del suo tempo con 121 eventi conteggiati in 12 mesi. La trasmissione svela che molte delle presenze a pagamento di Sgarbi venivano fatturate tramite le società Hestia e Ars, di cui i titolari sono Sabrina Colle (fidanzata ufficiale di Sgarbi) e Nino Ippolito (l’ex ufficio stampa di Sgarbi, ora Capo segreteria al Ministero della Cultura). Report ha anche intervistato tre ex autisti di Sgarbi, rivelando che uno di loro avrebbe acquistato in contanti un’opera d’arte per 10.000 euro, successivamente valutata 5 milioni. Un altro autista sarebbe stato utilizzato come prestanome per una società in fallimento, mentre il terzo, multato per eccesso di velocità e privato della patente, sarebbe stato compensato con un assessorato antimafia.

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