Durante la puntata di Report è stato mandato in onda un servizio in cui Sgarbi inveisce contro l'inviato usando parole molto forti. Il video.
“Tiro anche fuori l’uccello così lo mandate in onda“. A dirlo è il sottosegretario Vittorio Sgarbi in una delle sue sfuriate indirizzate ai giornalisti di Report Manuele Bonaccorsi e del Fatto Quotidiano Thomas Mackinson. I due cronisti avevano la colpa, secondo Sgarbi, di fare troppe domande sulla questione del quadro rubato del Manetti. Sulla vicenda come vi avevamo raccontato è in corso anche un’inchiesta penale condotta dalla Procura di Macerata nella quale Sgarbi è indagato per riciclaggio di beni culturali. E proprio sul quadro, di nuovo, erano concentrate le domande a Sgarbi. “Non rompa le palle a me – risponde il sottosegretario con le consuete modalità di comunicazione – Non rompa le palle a me, faccia di merda, si tolga dai coglioni”. “Lei non sa un cazzo ed è un totale ignorante. Non voglio parlare con lei perché ha una faccia di merda” ripete.
Il servizio shock
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Poi augura al giornalista le peggiori cose: “Se lei muore in un incidente stradale io sono contento”. Le parole “merda”, “cazzo” e “coglioni” girano come su una giostra. E con l’invito di “andare a cagare” e “fuori dalle palle” si arriva all’attacco a Report e al conduttore Sigfrido Ranucci. “È una trasmissione che quando la guardo mi viene il vomito, con quella faccia da Montanari di quello lì, non sapete un cazzo e siete ignoranti come delle capre”.
Nella puntata di domenica 28 gennaio 2024 il programma di Sigfrido Ranucci è tornato a indagare sul sottosegretario alla Cultura che, dopo il mistero del quadro di Rutilio Manetti rubato, sarebbe finito con l’essere accusato dalla Procura di Imperia per un’altra vicenda, vale a dire per aver esportato illecitamente un quadro originale di Valentin De Boulogne (che sarebbe dovuto essere destinato addirittura gli Uffizi), fermato alla dogana di Montecarlo. Su Sgarbi, intanto – come detto – è in corso anche un’inchiesta penale condotta dalla Procura di Macerata per riciclaggio dei beni culturali. “La cattura di San Pietro” di Rutilio Manenti, infatti, sarebbe misteriosamente comparsa nella sua collezione di Villa Maidalchina, a Viterbo. L’opera del pittore seicentesco era stata rubata nel 2013 dal Castello di Buriasco, in Piemonte, e Sgarbi (il quale continua a sostenere di averla sempre avuta nella sua villa) si era mostrato interessato al quadro proprio pochi mesi prima del furto.