Salvini smascherato dal fact checking. Ecco le bugie smontate punto per punto

Il sito Pagella Politica ha pubblicato un dettagliato fact-checking riguardante alcune dichiarazioni di Matteo Salvini, segretario della Lega, in relazione al suo processo sul caso Open Arms. Salvini è accusato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco di migranti salvati dalla nave ONG nel 2019, durante il suo mandato come ministro dell’Interno.

In un video diffuso sui social il 14 settembre 2024, Salvini ha difeso la sua condotta, sostenendo che il processo sia il risultato di scelte politiche della sinistra e che difendere i confini italiani sia stato trattato come un crimine. Tuttavia, Pagella Politica ha analizzato sette dichiarazioni chiave del leader leghista, evidenziando come alcune di esse siano imprecise o fuorvianti.

Ad esempio, la ricostruzione fatta da Salvini riguardo ai salvataggi effettuati dalla Open Arms non corrisponde interamente alla cronologia dei fatti. Inoltre, l’accusa di rifiuto delle proposte di sbarco in porti diversi da quelli italiani risulta in parte infondata. La nave, infatti, non ha ricevuto offerte dalla Tunisia e ha rifiutato le proposte della Spagna solo quando le condizioni a bordo erano divenute critiche.

L’articolo di Pagella Politica sottolinea anche come Salvini non abbia fornito un quadro completo sulle statistiche relative ai migranti e ai morti nel Mediterraneo durante il suo mandato, tralasciando dati che dimostrano un aumento del rischio per i migranti che tentavano la traversata.

Il processo è ancora in corso e la sentenza di primo grado è attesa entro la fine dell’anno, con Salvini che resta innocente fino a una sentenza definitiva.

Ecco l’analisi punto per punto delle dichiarazioni di Matteo Salvini nel suo video, basata sul fact-checking condotto da Pagella Politica:

1. “Sono a processo perché la sinistra ha deciso che difendere i confini è un reato”

Analisi:
Salvini ha sostenuto che il processo contro di lui è stato avviato a causa di una decisione politica della sinistra. Tuttavia, il processo riguarda eventi del 2019, quando era in carica il primo governo Conte, sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega. L’autorizzazione a procedere con il processo è stata votata dal Senato il 30 luglio 2020, con 149 voti contrari alla relazione che proponeva di negare l’autorizzazione. I voti decisivi sono stati quelli di Italia Viva, e non solo della sinistra.

2. “La Open Arms ha girovagato per il Mediterraneo raccogliendo clandestini”

Analisi:
Salvini ha descritto la Open Arms come una nave che “girovagava” per il Mediterraneo per raccogliere migranti. In realtà, secondo la cronologia dei fatti, la nave ha effettuato tre operazioni di salvataggio in zone SAR (Search and Rescue) tra l’1 e il 9 agosto 2019, salvando persone da imbarcazioni in difficoltà. Inoltre, il termine “clandestini” è giuridicamente scorretto, poiché molti di questi migranti non avevano ancora presentato domanda di protezione internazionale, come sottolineato da associazioni specializzate.
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3. “La nave ha rifiutato proposte di sbarco in porti diversi da quelli italiani, inclusa la Spagna”

Analisi:
Salvini ha affermato che la Open Arms avrebbe rifiutato diverse offerte di sbarco, tra cui Tunisia, Malta e Spagna. Tuttavia, non ci sono evidenze che la Tunisia abbia proposto uno sbarco. Malta aveva offerto solo di accogliere 39 migranti su un totale di 147, creando possibili tensioni a bordo. La Spagna ha fatto una proposta tardiva il 18 agosto, offrendo il porto di Algeciras, a migliaia di chilometri dalla Sicilia. Data la situazione critica a bordo, la Open Arms ha rifiutato l’offerta, chiedendo invece di trasbordare i migranti su un’altra nave.

4. “Abbiamo sempre fatto sbarcare malati, donne incinte e minori”

Analisi:
Questa affermazione non è del tutto vera. Se è vero che alcuni malati e donne in gravidanza sono stati evacuati, i minorenni non accompagnati a bordo della Open Arms sono stati fatti sbarcare solo il 18 agosto, dopo 18 giorni dal primo soccorso, e solo in seguito alla pressione dell’allora premier Giuseppe Conte. Salvini si oppose allo sbarco fino a quando, il 17 agosto, accettò “a malincuore” l’evacuazione dei minori, attribuendo la responsabilità a Conte.

5. “Insieme ai colleghi di governo avevo firmato il divieto di ingresso nelle acque italiane”

Analisi:
Il decreto a cui fa riferimento Salvini, firmato insieme ai ministri Toninelli e Trenta, vietava l’ingresso nelle acque italiane alla Open Arms. Tuttavia, Salvini omette che il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio sospese quel divieto il 14 agosto 2019, permettendo alla nave di entrare. Successivamente, un nuovo decreto non venne firmato dalla ministra Trenta, bloccandone l’efficacia. Trenta spiegò che la situazione a bordo era peggiorata troppo per giustificare il divieto

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6. “Grazie al mio governo erano diminuiti sbarchi e morti in mare”

Analisi:
Salvini ha sostenuto che durante il suo mandato il numero di sbarchi e morti in mare sia drasticamente calato. È vero che gli sbarchi sono diminuiti durante il periodo in cui Salvini è stato ministro, ma il calo è iniziato prima, nel 2017, grazie all’accordo tra l’allora ministro dell’Interno Minniti e le milizie libiche per bloccare le partenze. Inoltre, anche se il numero assoluto di morti è sceso, il tasso di mortalità è aumentato: secondo uno studio citato da Pagella Politica, tra giugno e dicembre 2018 il 5,7% dei migranti partiti dalla Libia morì o scomparve in mare, rispetto al 2% circa nei due anni precedenti.

7. “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino” (Articolo 52 della Costituzione)

Analisi:
Salvini ha citato l’articolo 52 della Costituzione italiana, che afferma che la “difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”, per giustificare le sue azioni come ministro dell’Interno. Tuttavia, i reati contestati a Salvini, ovvero sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, non riguardano la difesa della Patria, ma sono regolati dal codice penale. Inoltre, i salvataggi in mare sono regolati anche da norme di diritto internazionale, che impongono il soccorso a chi si trova in pericolo.

IL VIDEO DI SALVINI:

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