Sanremo, Amadeus si commuove in conferenza stampa: “Vi spiego perché lascio” IL VIDEO

Durante la conferenza stampa di chiusura di Sanremo, Amadeus si è commosso e ha rivelato perché lascia la conduzione.

Durante la conferenza stampa di chiusura di Sanremo, Amadeus si è commosso e ha rivelato perché lascia la conduzione. Lunghi e calorosi applausi in sala stampa all’Ariston per Amadeus che chiude la sua quinta conduzione del Festival di Sanremo con ascolti da record. Tutti in piedi per il conduttore e direttore artistico di una edizione con numeri da capogiro. “Grazie, grazie, basta sennò mi commuovo. Ho una certa età” ha detto il conduttore visibilmente emozionato.

"Lascio perché mi devo riposare"

“Ognuno di noi, ognuno per il proprio ruolo, fa sì che il Festival abbia un’importanza”. “In 5 anni mi è capitato spesso di cambiare idea, ma ho sempre trovato la fiducia del gruppo attorno a me”. “È un festival di tutti. Quando costruisci qualcosa, quando la pensi non sempre la puoi condividere con un gruppo. Io ho sempre trovato in tutte le persone la fiducia nella mia idea”. Così Amadeus. “Quando, nel primo anno, uscii con Emma fuori dall’Ariston per fare una passeggiata fino a Piazza Colombo – dice il conduttore ricordando il suo primo festival, in cui Emma era una delle co-conduttrici- non ho mai trovato una persona che mi dicesse no o mettesse dubbi, sono stato sostenuto al 100%: fu picco di share”. E aggiunge con emozione: “Prima un tecnico, mentre sistemava i fili mi ha detto grazie, perché ci hai fatto stare qui e ci hai regalato un sogno. Beh, non è da poco”.

“Spiraglio per una nuova conduzione? “Io avevo detto che era l’ultimo Festival già a maggio. Sento che mi devo realmente fermare in questo momento. Ringrazio Sergio per il desiderio di farmi (farci con Fiorello) proseguire ma sento che ci dobbiamo fermare e pensare ad altro, ad altre idee, altre sfide, altre scommesse”. “Cerco sempre di imparare dai giovani che bisogna incontrare nel loro mondo… ci deve essere sempre un punto d’incontro” spiega Amadeus a proposito del suo rapporto con il mondo dei giovani che è riuscito a riavvicinare al festival. E svela: “Ho imparato molto da loro: la genialità, l’innovazione c’è qualcosa che è sempre in movimento… Dobbiamo accettare la loro imprevedibilità, i nostri schemi non dobbiamo imporli, devono essere liberi anche di sbagliare. Amo stare con i giovani molte cose che ho realizzato al Festival sono spunto dei giovani”. 

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